«Festa tra amici, ma poi ci è sfuggita di mano»
Il giovane che ha organizzato il party abusivo: «Avevamo invitato 100 persone, ne sono arrivate 400… I vigili hanno evitato il caos»
«Non era un rave party. Doveva essere una festa per un gruppo ristretto di amici. Ma tante persone hanno saputo dell’evento e la situazione ci è letteralmente sfuggita di mano». Allarga le braccia il 26enne riminese che ha organizzato sabato sera la festa abusiva in via Santa Cristina, vicino ai Casetti e al campo di don Pippo. Una festa che era appena cominciato quando i vigili sono arrivati sul posto e hanno messo fine all’evento, multando lui per il mancato rispetto delle norme anti-Covid e altre violazioni. Quante persone erano già presenti alla festa, quando la polizia ha interrotto tutto?«Circa 400, forse anche di più. E tanti altri stavano arrivando: alcuni erano per strada, altri stavano già parcheggiando. E’ stato un vero incubo. Noi avevamo organizzato un evento per un centinaio di persone al massimo…».Sarebbe stata comunque una festa abusiva, anche con solo cento persone…«Era la sera della Notte rosa, avevamo deciso di fare l’evento in un terreno privato, di proprietà di un mio amico. Non avremmo fatto del male a nessuno, conoscevamo tutti gli invitati e molti di loro, tra l’altro, sono già vaccinati. E poi, onestamente, non se ne può più di tutte queste restrizioni (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino
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