L’accusa: spinse il debitore al suicidio, usuraio condannato a 4 anni e 8 mesi
La pressione a partire dal prestito di cinquemila euro: la vittima temeva conseguenze per i familiari
ANDREA ROSSINI. Spinse un uomo alla disperazione al punto che preferì uccidersi invece di sprofondare nella vergogna agli occhi dei suoi cari e “liberarsi” dal giogo imposto dal suo presunto aguzzino. Con l’accusa di usura, estorsione, lesioni e per il delitto di morte come conseguenza di usura ed estorsione il giudice Vinicio Cantarini ha condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione Luca Festinese, napoletano di trenta anni. Il processo si è svolto con rito abbreviato (che garantisce lo “sconto” di un terzo della pena). L’imputato, che era difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, dovrà anche pagare una multa di quattromila euro. (…)
Tratto dal Corriere Romagna
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