Test per 50mila riminesi per non perdere il lavoro
MANUEL SPADAZZI – Le prenotazioni per vaccinarsi crescono di giorno in giorno. Le somministrazioni di prime dosi, da settimane, sono tornate a essere consistenti anche a Rimini. Ma domani, primo giorno in cui scatta l’obbligo del Green Pass nei luoghi di lavoro, saranno tanti nella nostra provincia i lavoratori costretti a sottoporsi al tampone per non dover restare a casa. Una stima ufficiale non c’è, e non può esserci. I datori di lavoro (per la privacy) non possono sapere chi, tra i propri dipendenti, si è già vaccinato o meno. Ma considerando le percentuali dei vaccinati tra gli occupati nel Riminese (poco meno di 150mila) si può stimare siano tra i 40mila e i 50mila quelli che saranno costretti al test. Tra i riminesi che lavorano, la percentuale più alta di vaccinati è tra i cinquantenni: il 76% ha fatto la prima dose (e il 73% la seconda). Prima dose fatta per il 69% dei quarantenni e soltanto per il 66% dei trentenni, mentre tra i ventenni la copertura è al 71%. Tra i sessantenni il tasso di immunizzazione invece è più elevata: ha ricevuto la prima dose già l’82%, ma ovviamente nella fascia tra i 60 e i 69 anni ci sono anche tanti riminesi in pensione. La campagna vaccinale a Rimini procede, ma resta la più lenta di tutta la regione. Restiamo fanalino di coda: secondo gli ultimi dati hanno ricevuto la prima dose (o la dose unica) 241mila riminesi sopra i 12, pari al 75% della popolazione vaccinabile. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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