“Torneremo al programma originale di consegne all’Unione europea a partire dalla settimana del 25 gennaio, con un aumento delle consegne a partire dalla settimana del 15 febbraio che ci consentirà di fornire le dosi di farmaco previste nel primo trimestre e molte di più nel secondo trimestre”.
Così Pfizer risponde alle contestazioni dopo aver comunicato che, a partire da lunedì prossimo, consegnerà in Italia circa il 29% di fiale di vaccino anti-coronavirus in meno rispetto alla pianificazione che aveva condiviso con gli uffici del commissario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, e, suo tramite, con le Regioni italiane. Lo riporta Rainews sul proprio portale web.
Purtroppo, le conseguenze del taglio delle dosi si riflettono anche sulla Repubblica di San Marino, alla luce della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa con l’Italia per l’acquisto dei vaccini anti-Sars-CoV-2.
Lo Stato sammarinese, tramite il segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, ha assicurato più volte i cittadini dicendo loro che la campagna vaccinale sarebbe partita a fine gennaio con 50mila dosi, somministrate in due tranche, per la totale copertura della popolazione, ma lo slittamento della consegna e la somministrazione delle dosi, a questo punto, sembra che sia davvero inevitabile.
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