Nott’Arte 2016, cala il sipario

Nott’Arte 2016, cala il sipario

Nott’Arte 2016: l’edizione dei 5 sensi.
A Francesco Presepi il primo premio, al sammarinese Ettore Zonzini il premio del pubblico.
 
Si sono spente ieri sera le luci sull’ottava edizione di Nott’Arte, la manifestazione di arte, cibo, musica e spettacoli che l’Associazione Il Garage ormai ogni anno organizza a San Marino.
“Nott’Arte è un’esperienza” commenta Tony Margiotta, promotore dell’evento “che arricchisce chi la vive. La novità di quest’anno, il premio Nott’Arte, così come il realizzarsi dell’intero evento sui nove giorni, non sarebbero possibili senza il supporto delle Istituzioni, Segreteria al Turismo e alla Cultura in primis. A loro va non solo il mio grazie ma anche quello di tutti coloro che credono che all’arte servano spazi, tempi e modi di espressione”. E nel frattempo passa la parola al Segretario di Stato Istruzione e Cultura Giuseppe Maria Morganti che, con soddisfazione, insignisce Francesco Presepi del primo “Premio Nott’Arte”, ideato e voluto da Il Garage, con l’obiettivo di sostenere l’arte contemporanea e di portare a San Marino artisti che ne esaltino gli stili.
Va a Presepi ed al suo progetto “Apnea” il premio: lui, fotografo riminese classe 1980, è incredulo “Il progetto nasce per rendere tangibile il disagio di essere pendolare per ragioni di lavoro e di dover perdere in auto due ore di vita al giorno. Ho provato a rendere significativo questo tempo e, in questo, solo la fotografia mi ha dato uno stimolo a vedere come investimento quei momenti”. I suoi scatti sono complessi nella loro semplicità, realizzati con il cellulare ad evidenziare che vince la visione e non la tecnica, esprimono la sua inquietudine, il suo stato d’animo. Hanno una linea continuativa, cambiano i giorni ed i dettagli, ma il racconto è un filo che lega ogni inquadratura.
In giuria, anche l’artista Giovanni Giulianelli che ha commentato positivamente la scelta di assegnare il premio a Presepi seppur ribadendo come anche i rappresentati dell’arte pittorica fossero veramente artisti di livello.
Il premio del pubblico viene invece assegnato al ventiduenne sammarinese Ettore Zonzini, agli inizi del suo percorso artistico “la prima cosa che mi colpito di Nott’Arte è la luce di questa area, studio architettura e lavoro molto sulla padronanza dello spazio. Nelle mie opere trasporto storie e le racconto, attraverso le tecniche e l’uso dei materiali, in un legno ad esempio non vedo solo forma e colore ma ascolto anche quello che venature e segni delle intemperie hanno da raccontare”.
Visioni, storie e stili diversi. Artisti lontani che si sono trovati negli scorsi giorni ad allestire un progetto comune ribadendo la valenza artistica e culturale di Nott’Arte non solo come mostra ma anche, e soprattutto, come luogo e occasione di incontro, confronto e positiva contaminazione artistica.
Ma questa è stata anche l’edizione dei cinque sensi, solleticati dell’asado, dei sapori e dei suoni dal mondo, della danza orientale e delle presentazioni letterarie, dei gruppi e dei grandi cantautori.
Si sono alternati sul palco i Marsh, i Black Mama & the Groove, Giuseppe Houdini Righini, Maddalena, Vince Vallicelli e Gionata Costa, Martina Grossi & Anselmo
Pelliccioni, gli Acres Wild ed i RHumornero… stili, voci e generi diversi che, nella magica notte dall’arte, hanno trovato una cornice d’eccezione.
Così come eccezionale è stato il vedere in anteprima alcune scene del film “She D.I.D.” thriller psicologico scritto e diretto dal regista Joseph Nenci sul difficile tema del disturbo dissociativo dell’identità.
Altra presentazione fuori concorso quella che Maria Cristina Perlini ha fatto del suo libro di poesie Upupa “atmosfera magica, location unica, ogni altra parola sarebbe superflua” così la scrittrice commenta sui social la serata di cui è stata protagonista ed in cui i sentimenti sono divenuti versi. Tematiche importanti anche quelle che la riminese Marianna Balducci ha esaltato nel suo progetto ”Lettimi segreto” e raccontato al pubblico di Torraccia, insieme a Tamara Balducci, fondatrice del Festival “Le città visibili”. Sinergie importanti, che enfatizzano la vera essenza di Nott’Arte. A riprova di ciò il ringraziamento nelle parole di Valentina Porrazzo, curatrice della mostra, che “va rivolto per il supporto e la collaborazione nella promozione dell’evento anche a Silvia Fiore, co-ideatrice del progetto Free Arts e a Luciano Riciputi, Presidente dell’Associazione degli Artisti cesenati. Un plauso va poi rivolto ai 24 artisti in mostra che hanno saputo rendere magica una pista d’atterraggio, stravolgendone la destinazione d’uso e dando forma e coloreal loro mondo interiore.”.
E la sensazione era proprio quella… camminare a Nott’Arte vuol dire imbattersi in artisti esperti che espongono vicino a giovani esordienti, a famiglie che sostengono l’artista di casa con l’orgoglio di chi vede sbocciare un talento, a storie e persone che parlano all’anima. Sarà la cornice, con quel panorama che si distende a perdita d’occhio dal Titano sino al mare, sarà l’atmosfera informale che mette tutti a proprio agio, ma Nott’Arte appare a tutti come un evento unico.
L’arrivederci è al prossimo anno per la nona edizione di Nott’Arte, ma l’estate de Il Garage non si è ancora conclusa, si torna con Mi Gusto San Marino il 10 ed 11 settembre nelle contrade del centro storico.

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