NQNews di Rimini. Melucci (Turismo): ‘Cementificazione? Dibattito non corretto storicamente’. Brahim Maarad

NQNews di Rimini. Melucci (Turismo): ‘Cementificazione? Dibattito non corretto storicamente’. Brahim Maarad

Brahim Maarad – Nuovo Quotidiano di Rimini: L’assessore regionale Maurizio Melucci, per anni al centro delle discusse scelte politiche riminesi. Ora a Bologna è a fine mandato / “Una fase è finita, oggi ha ragione Gnassi” / “Fiera, Palas, Tribunale, darsena. Abbiamo cambiato il volto della città / Ora puntare su rigenerazione urbana e balneazione. Io? Dopo 11 anni basta…”

RIMINI. Non c’è partita importante per Rimini negli ultimi quindici anni in cui non abbia avuto un ruolo. Spesso da capitano. Lasciando dietro di sé una lista di risultati portati a casa, che ogni volta riesce a snocciolare con assoluta precisione, ma anche un folto partito di contestatori che appena si presenta l’occasione gli addebita una percentuale notevole delle carenze riminesi. E’ Maurizio Melucci, l’attuale assessore regionale al turismo, alle sue ultime battute per questa legislatura a Bologna, che per anni è stato il vice sindaco a Rimini. 

Partiamo proprio da Rimini, con un giudizio sugli anni da amministratore. I successi, le amarezze e il partito dei contrari. 

“Per anni è stato portato avanti un dibattito sulla cementificazione che per quanto mi riguarda non è storicamente corretto e collocato nel momento giusto”.

Insomma arriviamo subito al punto. Si spieghi.

“Quando siamo stati eletti noi, nel ’99, era stato appena approvato un Piano regolatore dopo una gestazione durata sette anni. C’erano tutte le grandi infrastrutture approvate ma i cantieri non erano partiti. Cosa che abbiamo quindi fatto noi e qualcuno ha strumentalizzato molto questo, senza tenere in considerazione il cambio di panorama”.

(…)

Ora anche Fiera e Palas potrebbe finire in mano ai privati.

“La nostra fiera ha i conti in ordine, al di là dell’indebitamento per la costruzione del Palas, tra l’altro con una parte a carico dei soci pubblici che non hanno più la disponibilità economica del passato. Le Province non hanno più risorse finanziarie, le Camere di commercio stanno subendo un drastico taglio dei diritti annuali. L’importante è non svenderle. E’ stato affidato l’incarico a un advisor che sonderà il mercato e vedremo quali risposte porterà. (…)”


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