Dopo il commissariamento della banca da parte del ministro Giulio Tremonti, la procura di Forlì ha aperto un’altra inchiesta sul Credito di Romagna (Fonte Il Corriere di Romagna). Dopo il provvedimento da parte del ministro italiano e dopo gli avvisi di conclusione di una prima indagine che ha portato l’iscrizione nel registro degli indagati per 19 persone, ora è aperto un altro fascicolo con gravi ipotesi di reato.
Scrive la Banca d’Italia:
“In particolare il sistema di Governo non è equilibrato per l’eccessiva concentrazione di poteri in capo all’amministratore delegato e per la debolezza dei sistemi interni di controllo, inconsistente la sorveglianza esercitata dal collegio sindacale.”
Per questo, alcune posizioni, come quella di Manlio Maggioli, presidente, risulterebbero meno gravi.