Oltre 300 frontalieri a manifestare a Rimini

Oltre 300 frontalieri a manifestare a Rimini

OLTRE 300 FRONTALIERI A MANIFESTARE DAVANTI AL CENTRO PER L’IMPIEGO A RIMINI
 
Oggi 05/02/2104 a partire dalle ore 9.30 oltre 300 Lavoratori Frontalieri hanno manifestato davanti al Centro per l’impiego di Rimini per porre all’attenzione pubblica i loro problemi in materia fiscale e dei diritti.
L’atto, forse non del tutto simbolico, lancia un messaggio preciso ai politici e alle istituzioni. Si ribadisce il concetto che i Frontalieri sono una risorsa e non un onere. Producono reddito all’estero, lo spendono in Italia e rappresentano una importante risorsa per i territori di residenza. Cosa succederebbe se, non lavorando più a San Marino, circa 6.000 persone si mettessero in fila davanti all’ufficio di collocamento? E cosa succederebbe all’economia delle Provincie di Rimini e Pesaro-Urbino? E per lo stato Sammarinese, già duramente provato dalla Black List?
Durante la manifestazione sono stati evidenziati tutti i problemi che ancora pesano sulla categoria. Sull’aspetto fiscale intanto facciamo chiarezza. Nessun tentativo da parte nostra di sminuire l’importante traguardo ottenuto grazie alla riconferma della franchigia di 6.700 Euro, visto che la stessa ACF, assieme ai Parlamentari e ai Sindacati, fa parte dei protagonisti che l’hanno resa possibile. Salutiamo questo provvedimento con favore. E’ una necessaria “rete di sicurezza”, ma dopo tanti anni avremmo bisogno anche del materasso. E il materasso dovrebbe essere un provvedimento fiscale inserito in una legge ordinaria che AUMENTI LA FRANCHIGIA (ricordiamo che per anni era stata fissata a 8000 Euro) e la renda RIVALUTABILE AL COSTO DELLA VITA.
Per quanto riguarda i diritti, la situazione è di gran lunga peggiore. In occasione del rinnovo del contratto del settore industria, il Consiglio Grande e Generale ha approvato un ordine del giorno che prevede il riavvio del processo di stabilizzazione sulla base di quanto previsto dall’accordo contrattuale del 2005 (quattro anni di anzianità presso la medesima azienda). Tale avvio era espressamente vincolato alla ratifica da parte Italiana dell’Accordo contro le doppie imposizioni, ratifica che avrebbe dovuto coincidere con la fuoriuscita dalla black list del M.E.F. Noi chiediamo che il percorso di stabilizzazione sia ripristinato SENZA CONDIZIONI, siamo stanchi di essere considerati MERCE DI SCAMBIO. Inoltre il provvedimento, da noi definito ”FEUDALE”, va modificato perché vincolare la stabilizzazione alla fedeltà del lavoratore all’azienda è contro ogni logica di libero mercato e di buon senso, ed offende qualsiasi principio di uguaglianza e di dignità dei lavoratori. Una proposta concreta : basterebbe vincolare il periodo al numero di anni lavorati a San Marino, indipendentemente dall’azienda in cui si lavora.
Infine chiediamo una parificazione sugli ammortizzatori sociali, sia a San marino che in Italia. In questo periodo di crisi molti lavoratori a San Marino perdono il posto di lavoro, ma tutti sappiamo che in prima linea a pagare il maggior dazio sono proprio i lavoratori Frontalieri.
La nostra richiesta quindi è concreta e molto chiara. Vorremmo che ENTRO QUESTA LEGISLATURA in sede parlamentare si definisca l’intera materia in una LEGGE ORDINARIA, così come indicato nelle mozioni approvate alla Camera qualche mese fa. E vogliamo che in questo ambito sia ridefinito anche l’aspetto fiscale.
Contenti del risultato ottenuto oggi, approfittiamo dell’occasione per ricordare le prossime iniziative. Saremo tutti i Sabati in Piazza Tre Martiri a Rimini per restituire le tessere elettorali e per raccogliere le quote di adesione alla grande Manifestazione Nazionale che si terrà durante la giornata finale del Festival di San Remo il 22 Febbraio. (quota 35 Euro – partenza in pullman ore 6.00 dal piazzale Cinema Settebello). E’ un’occasione unica perché sarà presente tutta la stampa Nazionale, una manifestazione a Roma non avrebbe la stessa visibilità.
 

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