Rassegna stampa – Il materiale isolato dovrà ora essere messo in comparazione con quello prelevato all’unico indagato, il senegalese Dassilva. Intanto prosegue l’esame degli altri reperti della scena del crimine.
Lorenzo Muccioli Francesco Zuppiroli – Il materiale trovato e isolato non sarebbe particolarmente abbondante. Ma potrebbe, in via ipotetica, contenere la chiave per la soluzione del giallo. Dal delitto di Pierina Paganelli, commesso la sera del 3 ottobre 2023 in via Del Ciclamino, sono trascorsi ormai dieci mesi. I vestiti dell’ex infermiera in pensione, massacrata con 29 coltellate nel seminterrato del palazzo, nonostante gli sforzi fatti per una conservazione ottimale, presenterebbero tracce di muffa. Ciò nonostante, sarebbe stato possibile estrarre – da quegli indumenti – piccole tracce di Dna. Resta però l’interrogativo più grande: a chi appartiene quella traccia biologica? A Louis Dassilva, il 34enne senegalese vicino di casa della vittima, unico indagato per l’omicidio? Alla stessa Pierina? Oppure ad una terza persona? Domande a cui è ancora troppo presto per dare una risposta. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino