Ordine commercialisti ed esperti contabili su: RIFORMA TRIBUTARIA – IVA – ACCORDI CON L’ITALIA

Ordine commercialisti ed esperti contabili su: RIFORMA TRIBUTARIA – IVA – ACCORDI CON L’ITALIA

L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha collaborato, negli ultimi mesi e fino allo scorso febbraio, con la Segreteria di Stato delle Finanze in maniera sempre concreta e positiva, mettendo volentieri a disposizione le sue risorse per il miglioramento tecnico dell’originario progetto di legge della riforma tributaria. Nel corso degli incontri, la qualificata delegazione tecnica dell’Ordine ha messo in campo analisi approfondite e valide soluzioni tecniche con riguardo all’intero articolato, suggerendo anche implementazioni e integrazioni all’impianto originario per ampliarne la portata, così come i tempi ormai richiedono, riscontrando un sostanziale recepimento  complessivo delle proposte di modifica. Per questo motivo l’apporto dell’Ordine, totalmente volontario e nell’interesse del Paese, può essere considerato una vera e propria consulenza a titolo gratuito. 

Poi però, nelle ultime settimane, il Governo ha deciso che la riforma tributaria si sarebbe dovuta approvare prima della missione FMI a Washington, imprimendo una inattesa ed improvvisa accelerazione ai lavori di elaborazione dell’articolato, rendendo impossibile un confronto tecnico con l’Ordine sulla serie importante di provvedimenti inseriti nei giorni immediatamente precedenti all’esame della Commissione Finanze, tuttora in corso. Il Consiglio dell’Ordine, perciò, pur avendo inteso le motivazioni del Governo, non può che esprimere una decisa contrarietà per questa improvvisa accelerazione, che toglie ogni possibilità di ulteriore e completo confronto tecnico tra l’Ordine e la Segreteria di Stato su una riforma così importante e strategica per il Paese e per la sua economia.

A questo punto perciò la riforma, da un primo e veloce esame delle novità introdotte ultimamente dal Governo, appare esposta ad un forte rischio di modifiche, già subito dopo la sua approvazione, vanificando anche l’obiettivo interessante di fare un Testo Unico dell’IGR. Oltretutto il Consiglio dell’Ordine ha già rilevato che il progetto di legge e gli emendamenti proposti non portano verso la semplificazione, bensì verso la moltiplicazione delle imposte, introducendo poi anche procedure amministrative che potrebbero invece essere delegate ad interventi successivi. Il Consiglio dell’Ordine, già intravvedendo un aumento della pressione fiscale solo sulle imprese ed i liberi professionisti, nutre inoltre dubbi che i provvedimenti della riforma in corso di approvazione porteranno il gettito previsto, mentre ha  la ferma convinzione che anche questa riforma non assicurerà di certo l’equità che doveva tra le diverse categorie di contribuenti, dimostrando ancora una volta i limiti di autonomia e determinazione della politica sammarinese.

L’Ordine si riserva ovviamente di svolgere il suo naturale ruolo, sviluppando un programma di lavoro interno, strettamente tecnico, di analisi e commento della legge approvata, mentre dedicherà a questa sicuramente delle intense giornate di formazione interna all’Ordine.

Sulla scorta di questo lavoro propedeutico, considerato il livello tecnico di esperienza e competenza che l’Ordine può esprimere, credo che il Governo debba opportunamente fare una seria valutazione sul coinvolgimento dell’Ordine nella fase preparatoria all’entrata in vigore della riforma.
Quanto alla ventilata introduzione dell’IVA a partire dal 2014, l’Ordine non può che esprimere approvazione per gli effetti positivi che porterà sia sul Bilancio dello Stato che per l’integrazione europea, pur rilevando che tale provvedimento sarà comunque tardivo: gli appelli dei commercialisti in tal senso sono da anni inascoltati, come nell’occasione dell’ingresso della black-list del Decreto Incentivi, in cui l’Ordine aveva indicato l’introduzione dell’IVA come uno dei provvedimenti necessari per combattere le truffe “carosello”  e per scongiurare la black-list.
Infine l’Ordine si appella alla Segreteria degli Esteri per conoscere la data della firma degli accordi con l’Italia, i cui tempi erano dati per certi per l’inizio di quest’anno, ricordando che la situazione economica e sociale della Repubblica si sta rapidamente degradando e non è già più sostenibile da tempo.
    
Dott. Marino Albani
Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
 

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