Osla: gestione appalti pubblici

Osla: gestione appalti pubblici

Il solo registro pubblico delle imprese che possono accedere agli appalti e alle forniture pubblici previsto dalla Camera di Commercio non è sufficiente, occorre completare la normativa nella gestione di tutte le forme di spesa pubblica: appalto pubblico, consulenza esterna, delibera di spesa del Congresso di Stato, procedura d’urgenza, assegnazione lavori, bando, gara, trattativa, licitazione privata, ecc.

La gestione delle forniture e dei fornitori, le procedure di assegnazione avvengono e rientrano in un codice etico adottato dalla PA, dal settore pubblico allargato e dalle società a maggioranza pubblica?
E’ stato introdotto e pubblicato un modello organizzativo per le modalità gestionali e per i rapporti con i fornitori, a controllo e presidio dei cantieri pubblici durante lo stato avanzamento lavori, le forniture e i subappalti? A parità di offerta, qualità, prezzo o capitolato di fornitura/servizio, scegliamo gli operatori residenti in territorio sammarinese!
La responsabilità sociale deve permeare il settore pubblico prima ancora delle imprese private. La revisione delle attività affidate all’esterno con l’organizzazione per la prima volta internamente deve essere un principio di tutti. STOP alle incoerenze del sistema sammarinese: i primi a dare il buon esempio devono essere le istituzioni e gli enti che hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema!
Invece si rivolgono all’esterno quando le stesse attività possono essere svolte od organizzate per la prima volta da soggetti, pubblici o privati sammarinesi.
Rotazione, parcellizzazione e distribuzione del lavoro, forniture, servizi e consulenze assegnate! Affidare attività all’esterno o rivolgersi agli stessi fornitori, anche per quelle attività erroneamente considerate marginali cannibalizza il sistema e non crea equa concorrenza tra gli operatori.
Cambiamo il sottovalutato corso degli eventi, continuando a porre interrogativi sulle alternative, sui costi delle attività degli enti pubblici e di quelli a controllo pubblico, per rimboccarsi le maniche nel fare cose nuove se nuove sono: ogni euro lasciato in territorio è un euro ben speso, ogni euro che esce è un euro perso per l’economia sammarinese!
Lo scenario normativo di riferimento nei rapporti pubblico-privato (Legge 17 settembre 1999 n. 96 all’art. 1) individua l’iscrizione dell’imprenditore “in apposito registro da istituirsi presso i singoli enti appaltanti”, il registro diventerebbe unico con l’attuazione della Legge 26 maggio 2004 n. 71 art. 2, che individua nella Camera di Commercio la potenziale realizzazione del registro unico con approvazione del Regolamento di attuazione (delibera 28 febbraio 2006 n. 73; Decreto 29 ottobre 2001 n.100, che modifica il Decreto 20 gennaio 2000 n.10) potenziando la pubblicazione e l’accessibilità per la consultazione del registro in forma telematica.
La normativa deve trovare attuazione per una gestione amministrativa trasparente di tutte le forme di spesa pubblica. Le imprese si trovano a inviare ad ogni ente pubblico appaltante una richiesta di inserimento nel singolo registro del singolo ente, che ha regolamenti interni diversi e di difficile aggiornamento per le nuove imprese; paradossalmente non si conoscono tutti e quali adempimenti le imprese forensi svolgono per poter lavorare con le istituzioni sammarinesi o aggiudicarsi un incarico con delibera del Congresso di Stato!
Piena realizzazione, utilizzo e accesso telematico di un registro unico dove iscrivere le imprese che possono accedere, suddivise per categorie, a qualsiasi spesa pubblica! Invitiamo ad emanare il Regolamento attuativo affinché la Camera di Commercio pubblichi e aggiorni periodicamente il registro unico delle imprese che possono accedere alle forniture dei vari enti pubblici appaltanti sammarinesi oppure a procedere con le attestazioni SOA per la dimostrazione dei requisiti tecnico-organizzativi ed economico-finanziari.
Se vi fosse una gestione amministrativa semplificata e trasparente a partire dalle delibere di spesa del Congresso di Stato, le imprese e i professionisti sammarinesi si assumono gli impegni per il proprio Stato! La trasparenza si applica prima con le competenze e le imprese del territorio. Quali sono i motivi, gli impedimenti o le eventuali alternative nell’emanare il Regolamento di attuazione del registro unico delle imprese abilitate a partecipare agli appalti pubblici (Decreto 20 gennaio 2000 n. 10) che completano l’attuazione della normativa sugli appalti per la fornitura e la somministrazione alla PA ed enti pubblici (Legge 27 marzo 2002 n.49) con la realizzazione di un registro unico per le imprese?
Per l’art. 12 e 20 della Legge 27 marzo 2002 n.49 deve essere emesso il Regolamento di attuazione ed esecuzione per l’asta pubblica, pubblico incanto, licitazione privata, appalto concorso e trattativa privata; nell’art. 19 è prevista la trattativa privata “eccezionalmente” in base alle disposizioni previste dal Regolamento che deve essere emanato. Resta sospeso l’art. 73 sui modelli di capitolato, sul meccanismo di revisione dei prezzi. Perché non sono ancora state disciplinate le modalità attraverso le quali la PA e gli enti pubblici possono verificare e controllare durante l’esecuzione delle forniture o delle somministrazioni, art. 51 Legge 27 marzo 2002 n. 49, che rimanda all’emissione del Regolamento di esecuzione?
Armonizziamo la normativa emanando il Regolamento di attuazione del “Registro Unico delle imprese abilitate a partecipare agli appalti pubblici” previsto dall’art. 8 del Decreto 20 gennaio 2000 n.10.
Prima di chiedere sacrifici ai contribuenti risolviamo la gestione della spesa pubblica e i suoi rapporti pubblico-privato.
NO ad aumenti indiscriminati di tasse a carico dei lavoratori autonomi e dei cittadini fino a quando non ci sarà una riduzione della spesa corrente.

 

UFFICIO STAMPA OSLA

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