Paola Stanzani raccoglie il testimone di Mario Fantini. La Voce di Romagna

Paola Stanzani raccoglie il testimone di Mario Fantini. La Voce di Romagna

E’ trascorso ormai un mese dalla scomparsa del dr. Fantini, la
cui assenza priva chi come me – deve contrastare l’inchiesta che ha
distrutto Delta – di un punto di riferimento essenziale.

Venuta  a mancare la sua voce, avverto un peso ancora maggiore
sulle spalle, perché mi sento addosso la responsabilità di riuscire a
dimostrare, anche in suo nome, la totale estraneità ai fatti che ci
vennero contestati e la linearità e la trasparenza dei comportamenti che
adottammo rispettivamente in qualità di Amministratore Delegato della
Cassa di Risparmio di San Marino e di AD di Delta.

Mi restano molti suoi appunti, lettere e registrazioni,
interviste e promemoria, che avevano rubato tutto il suo tempo e la sua
attenzione dall’inizio dell’inchiesta della Procura di Forlì, nel maggio
2009, e mi tornano in mente le innumerevoli occasioni di confronto per
mettere a punto gli argomenti a difesa, durante i quali non faceva che
ribadire di avere subito una ingiustizia  e che non si doveva nella
maniera più assoluta che su questa vicenda calasse il silenzio.

Questi materiali  avrebbero dovuto servigli nel processo, se mai ci fosse arrivato!Confidava infattin in un rinvio a giudizio che ridimensionasse drasticamente le accuse originariamente rivoltegli.

Oggi comunque il dottor Fantini non c’è più e la sorte gli ha impedito di dimostrare la propria innocenza al processo.

Invece è concreto il rischio che cali il silenzio sulla distruzione di Delta. Secondo gli scritti del dottor  Fantini è impressionante accorgersi del mutamento di tono e di stato d’animo. All’inizio il suo argomentare la propria innocenza è appassionato, razionale. Fantini ricostruisce i fatti con logica, confuta interpretazioni che ritiene forzate, o non veritiere, adduce esempi, spiegazioni, ricordi che contestualizzano le sue affermazioni, in modo che siano riscontrabili da parte dei giudici. E’ un atteggiamento battagliero ma collaborante, di chi rivendica appassionatamente la propria estraneità alle accuse che gli sono contestate e si batte perché  le sue creature – Cassa e Delta – non vengano distrutte privando centinaia di persone del lavoro e cancellando un importante investimento della Repubblica di San Marino.

Ma negli ultimi scritti – che non posso leggere senza emozione, perché premonitori! – sui scopre che quello che lo ha maggiormente amareggiato, fino a travolgerlo, sono state le accuse provenienti dalla sua San Marino. Le persone che dovevano difenderlo sono stati i suoi principali accusatori.

La sua ansia di riuscire di riuscire a far capire la debolezza dell’accusa che era stata all’origine dell’inchiesta si scontrava con una inaspettata ostilità manifestata contro di lui dai nuovi vertici di quegli Istituti. Come se il Dottore si fosse all’improvviso reso conto che la sua sensazione di non riuscire   più a dialogare per far loro comprendere la necessità di difendere  un patrimonio faticosamente creato in anni di lavoro, trovasse una tremenda conferma in atteggiamenti più plateali e sprezzanti: quelli di Tito Masi, con dichiarazioni in assemblee e riunioni; più sfumati e sfuggenti, ma egualmente persecutori, quelli di Sibani.

Ne corso di un’assemblea dei soci  di Carisp Tito Masi lo aveva infatti accusato di errori non meglio quantificati e di conflitto di interessi, altrettanto indeterminato, da addebitare alla sua gestione Carisp.

Anticipava il dott. Fantini nei suoi pensieri il fine di questi atteggiamenti persecutori prevedendo sanzioni ed azioni di risarcimento danni, del tutto strumentali a distrarre l’attenzione dallo scempio che si stava svolgendo sotto gli occhi di tutti: la simbolica distruzione di Delta e le conseguenze sulla Cassa. Rimane sempre una domanda: ma dei crediti di Delta chi ne beneficerà? Ed a danno di chi?

Sebbene questa seconda domanda trovi una facile risposta: l’ultimo grande ‘danneggiato’ sarà la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino e per questa via la stessa Repubblica di San Marino.  

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