Paoloni (Sottomarino) su progetto raccolta neve

Paoloni (Sottomarino) su progetto raccolta neve

Giovedì 19 sono state discusse in Consiglio molte Istanze d’Arengo. Ho avuto la fortuna di poter presenziare dalla tribuna dell’aula consigliare al dibattito su una di quelle che avevo scritto e presentato come primo firmatario, quella che riproponeva il progetto di raccolta della neve per incrementare il patrimonio idrico della Repubblica.

Non scrivo questo articolo per astio (che ho provato sentendo affermazioni superficiali ed errate), ma per fare delle considerazioni più generali. La riproposizione di questa Istanza e la sua seconda bocciatura mi sono servite per capire e far conoscere alla popolazione quali sono le posizioni di intervento sul tema acqua.

Le risorse idriche sono scarse ma si punta ancora a progetti che ne aumentano il consumo, quali il centro benessere in Città, e la realizzazione di un grande invaso a Gorgascura, tutt’altro che a costo zero sia per l’ambiente che per le casse dello Stato. Il centro benessere privato che si intende realizzare su terreno pubblico in zona parcheggi 6 e 7 verrà forse alimentato dalla neve, perché la pioggia se ne va in discesa, come ho appreso dal dibattito; l’invaso, d’altra parte, viene spesso spacciato dai suoi sostenitori come la panacea delle nostre esigenze idriche, quando potrebbe solo tamponare il fabbisogno estivo della Repubblica, garantendo solo un’autonomia molto parziale.

Sorvoliamo poi sul fatto che troppo spesso chi interviene sulle Istanze lo fa ripetendo ciò che hanno detto altri o, peggio ancora, parlando di argomenti che non conosce o appigliandosi a poche parole del testo e partendo per la tangente, snaturando del tutto i propositi degli istanti: se avessi potuto replicare non sarei stato affatto diplomatico di fronte ad alcune affermazioni. Mi spiace poi rimarcare come l’intervento del consigliere Augusto Michelotti abbia lasciato tutti negativamente stupiti, condendo considerazioni corrette con le stesse motivazioni contrarie, errate e superficiali, che a suo tempo furono avanzate dal Segretario Giancarlo Venturini.

La cosa di maggior gravità resta comunque l’affermazione finale del Segretario Teodoro Lonfernini, che ha bocciato l’Istanza, pur essendo d’accordo con i suoi princìpi, perché non può impegnarsi nell’arco di sei mesi in una situazione di carattere progettuale che richiederà ancora del tempo. Questo significa che quasi nessuna Istanza d’Arengo potrebbe essere approvata perché il Segretario competente non potrebbe garantire la sua attuazione nei sei mesi seguenti, come invece previsto dal regolamento consigliare. Questo lavarsi le mani dalle proprie responsabilità suona davvero male alle orecchie di tutti i cittadini che si impegnano a proporre quelle soluzioni di buon senso (come sempre qualcuno rimarca) che però, stranamente, non vengono mai considerate come punto di partenza per un progetto più “a misura” secondo i decisori. Gli uffici pubblici non attuano i buoni princìpi delle istanze bocciate, quindi il buon senso fa come la pioggia: si disperde per la pendenza, anche se a volte risale verso Piazza della Libertà, come hanno fatto i cittadini per manifestare il proprio pensiero e come faranno ancora giovedì 26. Siete tutti invitati sul Pianello, non solo per la sua famosa acqua.

Alessandro Paoloni

Sottomarino

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy