Pasquale Valentini intervistato da Donatella Mulvoni, Il Resto del Carlino.

Pasquale Valentini intervistato da Donatella Mulvoni, Il Resto del Carlino.

Il Resto del Carlino

San Marino entra a far parte del Consiglio economico dell’Onu Intervista al segretario per gli Affari esteri

Pasquale Valentini si è recato negli Usa per festeggiare Sant’Agata con la comunità sammarinese e per incontrare Ban Ki Moon

Donatella Mulvoni

NEW YORK- Il 2013 è iniziato bene: da quest’anno,
infatti, la Repubblica
di San Marino farà parte dell’Ecosoc
, il Consiglio Economico e Sociale
dell’Onu
, e ad aprile riceverà il Segretario Generale delle Nazioni
Unite, Ban Ki moon
, in occasione dell’’insediamento dei Capitani Reggenti.
“Abbiamo lavorato molti mesi per realizzare questi obiettivi”, spiega
il segretario per gli affari esteri, Pasquale Valentini
, in visita a New
York per celebrare la festività di Sant’Agata con la comunità di immigrati.

“E’ un giorno estremamente importante per noi, perché
rappresenta l’anniversario della Liberazione della Repubblica
dall’occupazione Alberoniana”.
Negli Stati Uniti vivono alcune migliaia
di sammarinesi
, il nucleo più numeroso si trova a Detroit. “Sono
ancora molto attaccati alla loro patria e in ogni città sono riusciti a creare
luoghi d’incontro e condivisione”, specifica ancora Valentini arrivato negli
Usa a poche settimane dalla nomina, non solo per festeggiare Sant’Agata,
ma anche per parlare con Ban Ki Moon e rafforzare le relazioni
diplomatiche intraprese dall’ambasciatore all’Onu
, Daniele Bodini.
Abbiamo incontrato il Segretario, 60 anni il prossimo luglio,  nella sala
del prestioso ‘Raquet and Tennis Club’ di Park Avenue, in occasione del gala
annuale organizzato proprio dalla Fondazione Bodini per premiare ong e
istituzioni che lavorano per i diritti dei bambini (quest’anno l’assegno di 13
mila dollari è andato a una organizzazione del Brasile e a una della Tanzania).
 

Segretario, cosa vi siete detti con Ban Ki Moon?

“Grazie al lavoro diplomatico del nostro ambasciatore, i rapporti con
l’Onu sono molto buoni. Mi ha espresso attestati di stima e di amicizia, mentre
io gli ho ribadito l’impegno della Repubblica di San Marino a rispettare i
trattati internazionali”.

Qual è l’agenda che si propone di portare avanti all’Onu durante il suo
mandato?


“Un obiettivo sempre attuale è quello che i piccoli stati come il nostro
riescano a ritagliarsi un ruolo specifico, ad esempio quello di “facilitatore”
nei rapporti tra i vari Paesi. Ovviamente, siamo attivi in tutti i temi caldi
per le Nazioni Unite: dalla lotta alla povertà, alla promozione della pace.
Siamo in prima linea riguardo la lotta contro la pena di morte (lo scorso
dicembre, l’Onu ha approvato una moratoria) ed è stato anche grazie alla nostra
pressione che durante l’Assemblea Generale si è parlato del problema della
crisi mondiale. 
Recentemente si è espresso sulla questione del Mali. Gli Usa e la Francia chiedono una
rapida creazione di una missione di pace dell’Onu nel Paese”.


Che posizione avete?

“Ho incontrato il console onorario della Repubblica del Mali a Padova. Mi
ha fatto un quadro della situazione: a causa degli scontri armati ci sono più
di 400 mila profughi, il ritorno alla “normalità” sarà lento. Ci siamo
confrontati su azioni concrete di solidarietà e non possiamo che appoggiare le
iniziative della Comunità internazionale. Credo fermamente, inoltre, che quando
il quadro politico sarà più definito, potremo intensificare le relazioni diplomatiche”.
 

Siete una delle più antiche democrazie, come vi
raffronterete con il mondo arabo che da due anni è in rivolta per ottenere
appunto la democrazia?


“Sono in carica da poco e ho bisogno di conoscere più a fondo le
specificità di ogni Stato. Dobbiamo rapportarci con molta attenzione, senza
arrivare a facili conclusioni. Una cosa mi sento di dirla: l’Europa deve
giocare questa partita unita e non essere ostaggio di strumentalizzazioni dei
singoli Paesi”.
 

A proposito di Europa, cambierà qualcosa nelle
relazioni ora che siete membri Ecosoc?


“L’elezione è stata quasi unanime, abbiamo la consapevolezza di essere
stimati e apprezzati a livello internazionale. Questo mandato di tre anni ci
permetterà di allinearci in merito a sviluppo e anti-corruzione con gli
standard mondiali. Siamo legati all’Europa, che con molto interesse guarda
sempre all’importanza dei piccoli Stati. Rapporti di San Marino con gli Stati
Uniti. Ottimi, è uno dei Paesi a cui siamo più legati, un po’ grazie anche
all’Italia, un po’ per l’alto numero di immigrati negli Usa. D’altronde, gli
attestati di stima americani cominciarono con una lettera del presidente
Lincoln”.
 

Qualche settimana fa è stato a Roma. A che punto è la
ratifica “per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e
per prevenire le frodi fiscali”?

 

“Siamo in attesa, per noi è molto
importante,  La visita aveva l’obiettivo di dare un impulso agli accordi e
delineare una più stretta collaborazione in tema di formazione e rapporti
bilaterali”.

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