PATTO. PDCS-PSD, M.GATTI AD AP: TESTIAMO FUTURE ALLEANZE Agenzia Dire-Torre1

PATTO. PDCS-PSD, M.GATTI AD AP: TESTIAMO FUTURE ALLEANZE Agenzia Dire-Torre1

“RIFORMA FISCALE, PRIMA SIA SPIEGATA AI CITTADINI”
Agli incontri con il Psd, il Pdcs
non rappresenta il Patto. Mentre non serve spingere
l’acceleratore su riforme “non pienamente illustrate ai
cittadini”, dopo le modifiche consistenti apportate in
Commissione finanze. Respinge al mittente le critiche il
segretario del Pdcs, Marco Gatti, e prova a spegnere la polemica
innescata da Mario Venturini, presidente di Alleanza popolare.
Interpellato sullo sfogo del primo alleato, il leader
scudocrociato ci tiene a chiarire la logica dei tavoli riservati
ai socialisti e democratici, che di fatto hanno escluso gli
alleati del Patto. “Il Pdcs- spiega- ha deciso di incontrare il
Psd per approfondire alcuni contenuti ritenuti prioritari e di
interesse generale per il Paese”. Prosegue Gatti: “Cio’  non
significa che in quelle sedi rappresentiamo il Patto, piuttosto
che ci confrontiamo su temi attuali e su prospettive future”. In
piu’, i tavoli di lavoro Pdcs-Psd mirano al futuro e dovranno
dare risposta all’interrogativo sulla coesistenza dei due partiti
in una stessa coalizione. “La risposta- assicura- sara’ il frutto
della condivisione programmatica”.
   Guardando al presente, il segretario del Pdcs motiva gli
slittamenti  delle scadenze care ad Alleanza popolare: “Le
riforme non si portano a compimento se non sono accuratamente
motivate ai cittadini”. Il provvedimento fiscale resta “una buona
riforma”, anche per la Dc. Intenzione di via delle Scalette e’
quella di “rassicurare il sindacato e i cittadini dell’impegno
sull’effettiva emersione del reddito di tutti i contribuenti-
spiega Gatti- ma questo richiede qualche tempo di confronto,
considerato che le osservazioni avanzate dal sindacato sono
recenti”.
Lo stesso discorso vale per il
decreto dirigenze: “Abbiamo tre mesi di tempo per verificarne
l’applicazione- motiva il segretario Dc- e per proporre cosi’, in
caso di necessita’, emendamenti in sede di ratifica”. Infatti,
“il decreto e’ gia’ applicato- continua Gatti- non vedo il
perche’ della fretta”. Tempi di attesa tecnici anche per la
stabilizzazione dei precari del pubblico impiego: “Il testo
pressoche’ definitivo e’ stato inviato dalla Segreteria degli
Interni solo ieri mattina- chiarisce- prima di autorizzare la
firma lo si deve condividere nel partito anche per valutare
eventuali miglioramenti”. Mentre “non e’ mai stata in
discussione- puntualizza- la volonta’ di sottoscrivere gli
accordi”.
   Il leader del Pdcs non trova riscontri nella descrizione del
suo partito dipinta da Venturini: “Noi- precisa- abbiamo le idee
molto chiare sul presente e su come lavorare per il futuro e in
questa legislatura non sono mai cambiate”. A dimostrarlo,
aggiunge, l’allegato alla legge di bilancio. “Peraltro- continua
poi Gatti, non senza togliersi qualche sassolino- ci siamo fatti
carico di responsabilita’ che neppure ci competevano”. Il leader
della maggioranza minimizza infine la portata delle parole di
Venturini e su possibili conseguenze negli equilibri interni del
Patto: “Noi diamo a queste cose il giusto peso- stigmatizza- ci
interessa di piu’ l’interesse generale del Paese e la
prosecuzione dell’impegno del Patto per l’uscita dalla black list
dopo la firma appena ottenuta”.

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