Patto per San Marino. Nessun soccorso rosso. Agenzia Dire

Patto per San Marino. Nessun soccorso rosso. Agenzia Dire

Le
forze socialiste chiudono la porta in faccia alla “tardiva” richiesta
di aiuto da parte della maggioranza e della Democrazia cristiana in
particolare. E si dimostrano molto scettici anche sul possibile cambio di atteggiamento
verso il Titano da parte dell’Italia annunciato da Marco Gatti e compagni.
   
L’invito al dialogo, e a una serie di incontri, la Dc non l’aveva neanche formalmente
fatto, ma caso vuole che alla conferenza stampa indetta in mattinata dal primo
partito di maggioranza, segua il primo incontro ufficiale da mesi a questa parte
tra Partito dei socialisti e dei democratici e Partito socialista riformista
sammarinese. Cosi’ la risposta all’invito non tarda ad arrivare. È stato
“un incontro utile e positivo”, commentano a caldo i diretti
interessati, e concentrato sugli interventi che il Paese necessita. Non si e’
invece discusso, assicurano, del progetto di costituente socialista ne’ di un possibile
percorso ufficiale di riavvicinamento delle due compagini.     Sicuramente ha fatto sorridere il tentativo
di approccio della Dc. “Non siamo disponibili a dare sostegno a una
maggioranza che governa male il Paese e che ha sempre rifiutato il
confronto”, non usa giri di parole il segretario del Psrs, Simone Celli, sottolineando
come dal faccia a faccia di oggi sia emerso “l’auspicio condiviso di
tenere aperto il confronto per salvaguardare gli interessi del Paese”.
Infatti, aggiunge, “e’ molto importante che le due principali forze di
opposizione si incontrino in un momento cosi’ difficile e affrontato in maniera
inadeguata dal governo”.   Anche il presidente del partito, Paride Andreoli,
rispedisce al mittente l’invito del Pdcs: “Il Patto- commenta- non ha mai
dato prova di volere il confronto.
 L’apertura e’ tardiva perche’ non si
possono scaricare le colpe del malgoverno su una minoranza che ha sempre
perseguito l’obiettivo di ridisegnare una nuova San Marino”. E Andreoli e’
decisamente scettico anche verso il rilancio dei rapporti con l’Italia, che
farebbe seguito a una serie di incontri che vanno avanti in queste ultime
settimane. Compreso quello tenuto segreto, e poi rivelato dalle foto ufficiali
del ministero degli Esteri italiano, tra l’inquilino della Farnesina e quello
di Palazzo Begni. “Dalla Dc vengono dichiarazioni di circostanza- non ha
dubbi Andreoli- dall’inizio della legislatura il governo proclama buoni
rapporti con l’Italia, salvo poi essere costantemente smentito”.
   
“Siamo d’accordo nel ritenere che governo e Patto siano allo sbando”,
conferma il presidente del Psd, Denise Bronzetti, non lasciando adito a dubbi:
“Di fronte all’incapacita’ della maggioranza nessuno di noi le fara’ da
stampella”, anche perche’ l’sos arriva fuori tempo massimo. “Il Paese
non ha bisogno di un governo malato ma in piena salute”, tira le fila il
capogruppo del Psd, Claudio Felici, sottolineando come per un “confronto vero
il menu’ vada scritto assieme. Il Patto deve uscire prima di tutto dalla sua
autoreferenzialita’”.
   

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy