Pensioni a San Marino: nuovi sacrifici in vista

Pensioni a San Marino: nuovi sacrifici in vista

La Tribuna Sammarinese: Presentato il nuovo progetto di legge che modifica il sistema previdenziale introducendo anche quello complementare / In arrivo la ‘riforma della riforma’ delle pensioni e con lei una forte stangata / Dopo soli 5 anni si rende necessaria la modifica che alza a 66 l’età pensionabile, a 42 gli anni di contribuzione, accorpa i fondi per eliminare i deficit e introduce la complementare con tasso del 4%

La ‘riforma della riforma’ delle pensioni arriva sui tavoli della politica e presto il Consiglio Grande e Generale sarà chiamato a discuterla ed approvarla. Una mazzata che tutti si attendevano perchè il rapporto fra pensionati e lavoratori sta gradualmente, ma perentoriamente aumentando. Gli attuari, consulenti della Segreteria di Stato alla Sanità, dicono che nel 2058 il rapporto sarà del 78% cioè ogni tre lavoratori dovranno pagare più di due pensioni a chi si gode il meritato riposo.

Ma in questa situazione un sistema a ripartizione, come quello sammarinese, non può reggere.

Forse in una situazione dove più della metà della popolazione (se ai pensionati aggiungiamo i bambini e i giovani in età scolare) non lavora, la situazione non sarà di certo sostenibile sotto molti aspetti compreso quello della necessità di erogare servizi e generare bene a disposizioni di tutti. Fra 50 anni, secondo i calcoli, le pensioni da erogare a San Marino costeranno 1.700 milioni di euro mentre i contributi che saranno versati ammonteranno a soli 900 milioni. Una differenza insostenibile

 

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