Per gli elettori sammarinesi all’estero, da una discriminazione all’altra. E non è finita

Per gli elettori sammarinesi all’estero, da una discriminazione all’altra. E non è finita

Il 4 agosto scorso per

iniziativa di Sinistra Unita

il Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino ha posto fine ad una situazione scandalosa per quanto riguarda il voto dei sammarinesi all’estero, vista la totale assenza di interventi dell’autorità giudiziaria cui invano i rappresentanti di tanti partiti si sono rivolti negli anni.

Il
Consiglio ha posto fine alla vicenda cancellando l’obbligo per gli elettori sammarinesi residenti all’estero di dimostrare di aver soggiornato in territorio sammarinese per un certo periodo, ma togliendo loro il diritto di esprimere preferenze. Insomma una

discriminazione al posto di un’altra discriminazione.

Contro la prima discriminazione la Consulta dei sammarinesi residenti all’estero stava preparando un

ricorso alla Commissione Europea dei Diritti dell’Uomo.

Ai primi di ottobre quando detto organismo si riunirà di nuovo prenderà senz’altro in esame la nuova situazione. Forse non tutte le comunità preferiscono

la nuova discriminazione alla vecchia,

come male minore.

Il Resto del Carlino riporta oggi la dichiarazione di Pier Marino Menicucci ex Segretario del Partito Democratico Cristiano Sammarinese ed ora leader di EuroPopolari per San Marino: ‘non è detto che in futuro sul voto estero non si possa porre dei correttivi a proposito di sammarinesi residenti in Italia e sammarinesi residenti nel resto del mondo ….‘.
Il che significa che per i sammarinesi residenti in Italia le preferenze potrebbero essere riammesse?

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy