Per la politica altra sfilza di sfottò e fischi. Romagna Noi

Per la politica altra sfilza di sfottò e fischi. Romagna Noi

Per la politica altra sfilza di sfottò e fischi
Pianello di nuovo gremito: uno spettacolo per la democrazia. Consegnati fiori ai gendarmi
Per la politica altra sfilza di sfottò e fischi
Fiori consegnati a gendarmi durante la manifestazion
27/settembre/2013 – h. 18.10
SAN MARINO – All’imbrunire la piazza torna ad animarsi. Anche la manifestazione “Vedo, sento, parlo, partecipo”, organizzata da un gruppo di sammarinesi fa il piano sul Pianello. Per la terza volta nell’arco di una settimana, dopo la fiaccolata e lo sciopero generale, i cittadini risalgono le strette vie che dalla porta del Paese conducono a Palazzo Pubblico. Vista dalla sala del Consiglio, piazza della Libertà è di nuovo un fiume in piena: fischi, urla, sfottò, lanci di petardi. I consiglieri sono dentro che stanno proseguendo i lavori, nessuno stop, si va avanti a oltranza per smaltire l’arretrato. Una soluzione diplomatica per non accendere la parte più suscettibile della piazza che già martedì ha circondato, strattonato e preso a male parole un drappello di consiglieri. Una exit strategy che non si sa se andrà a buon fine, perché il cambio di programma non ha scoraggiato i dimostranti più intransigenti, che promettono di presidiare il Pianello fino a fine lavori consiliari e attendere l’uscita da Palazzo. Certo è che all’inizio della manifestazione la piazza ha ben accolto i consiglieri scesi di sotto, con gli organizzatori attenti ad assicurare che tutto filasse liscio.
Sotto accusa la riforma fiscale, ma soprattutto la distanza che i professionisti della politica hanno messo con la gente comune che vede arrivare la crisi nelle case, chiede risposte e non i soliti giochi di parte. Ironici, ma soprattutto irriverenti i cartelli che mostrano i manifestanti: dal titolo del libro “San Marino spa”, alla raccolta firme per le “dimissioni immediate” del governo. C’è chi in stile “Chi l’ha visto” denuncia la scomparsa di “Pasqualino” e di “Felicino”, alias i segretari di Stato per gli Affari esteri e per le Finanze. Ce n’è anche per un partito di sinistra come il Psd, diventato “poltrone sotto dittatura” e pure per Ap “abituati a poltrire”. “Sarà uno spettacolo per la democrazia”, annuncia lo speaker alla piazza, mentre un gruppo di bambini dona un mazzo di fiori ai gendarmi che presidiano il Palazzo (“non siete voi i nemici della piazza”). Un gesto elegante per ripagare le intemperanze di martedì, mentre alcuni dimostranti hanno cercato con la forza di violare il cordone delle forze dell’ordine nel tentativo, non riuscito, di entrare all’interno di Palazzo Pubblico.
Intanto i sindacati tengono alta la pressione dopo lo straordinario successo della piazza di martedì. <+tondo>Lunedì, in concomitanza con il primo confronto post sciopero generale fra Csu e delegazione governativa, a partire dalle 14,15 presidio davanti a Palazzo Begni. Davanti alla sede dell’incontro è stata infatti convocata l’assemblea generale dei rappresentanti sindacali. Il presidio, invitano dal sindacato è allargato a tutti i tutti i lavoratori che ne hanno la possibilità, ai pensionati, ai giovani e ai cittadini. Nell’incontro di lunedì, sottolineano dalla Csu, la delegazione dell’Esecutivo si è impegnata a discutere una serie di “sostanziali modifiche” da apportare al progetto di legge; “è importante – invitano dal sindacato – far sentire ancora una volta molto forte la voce dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati e dei cittadini onesti, affinché le proposte e le richieste della Csu, che vanno nella direzione dell’equità e della trasparenza di tutti i redditi, siano recepite il più possibile, per modificare radicalmente il progetto di legge”. Dopo “la oceanica e straordinaria partecipazione popolare” allo sciopero generale di martedì, il Central Square vuol far sentire al Governo “la fortissima determinazione della San Marino onesta e che lavora” a realizzare una riforma tributaria equa e trasparente, che “chiami tutte le categorie del lavoro autonomo a fare il loro dovere di fronte alla collettività, attraverso l’emersione di tutti i redditi, introducendo tutti gli strumenti di accertamento e gli organi di controllo necessari scontrino, fattura, Smac, corpo di Polizia tributaria”.
Antonella Zaghini
 
 
 
   

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