Per le residenze fittizie potrebbe tornare in ballo San Marino

Per le residenze  fittizie potrebbe tornare in ballo San Marino

La Repubblica di San Marino potrebbe tornare in ballo per la questione delle residenze fittizie già nel mirino del Ministro italiano della Economia Tremonti
fin dall’anno scorso: ogni italiano che risiede in Paesi come San Marino è ritenuto ‘ fiscalmente italiano ‘ e dovrà perciò pagare regolarmente le tasse appunto in Italia.

Ora il problema si ripropone aggravato con la introduzione dello scudo fiscale all’interno del
decreto anticrisi varato a Roma agli inizi di luglio.
Scrive Antonio Iorio di IlSole24Ore sotto il titolo ‘Residenze fittizie ad altro rischio per i contribuenti, Le risorse oltre confine saranno riportate a tassazione’ che in pratica, anche in questo campo, ora vigono ‘norme che hanno introdotto a favore del fisco presunzioni legali con prova contraria in capo al contribuente.
In sostanza ‘la persona fisica che risiede in uno degli Stati inclusi nella ‘black list (Dm 4 maggio 1999) dovrà adoperarsi a richiesta dell’Uffficio a dimostrare di risiedere effettivamente in uno di questi Stati, in quanto nessun onere probatorio incombe sull’Ufficio, che si limita solo a rilevare la residenza anagrafica del contribuente in un paradiso fiscale.
Si tratta, per San Marino, di una questione che va al di là delle residenze concesse o che si intenderebbero concedere per contrastare le accuse di esterovestizione. Per le residenze fittizie, a suo tempo, il

governo sammarinese sembrava aver dimostrato una certa volontà collaborativa (Mularoni, Esteri).

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