Per San Marino. ‘Gabriele Gatti ha mentito ai Sammarinesi’

Per San Marino. ‘Gabriele Gatti ha mentito ai Sammarinesi’

GABRIELE  GATTI  HA  MENTITO  AI  SAMMARINESI
Il 10 aprile 2012 abbiamo ripreso la notizia del Corriere della Sera dalla quale emergeva che Gabriele Gatti aveva depositato 657.000 euro presso il Credito di Romagna. Il 16 aprile abbiamo espresso la nostra insoddisfazione, in particolare per le dichiarazioni di Gatti, il quale negava addirittura l’esistenza di un conto e di un deposito a Suo nome presso  la stessa banca di Forlì, annunciando querele nel caso taluno insistesse a diffondere notizie che, a suo avviso, erano false. A Gabriele Gatti abbiamo richiesto in seguito alle sue dichiarazioni di ricevere copia della querela, ma la nostra richiesta è rimasta insoddisfatta. Il 7 maggio 2012 “per San Marino” ha diffuso un nuovo comunicato denunciando il “silenzio assordante” di Gatti e dei partiti di fronte al grande scandalo; abbiamo protestato per le stangate fiscali governative sui cittadini mentre c’è chi naviga nell’oro e si rifiuta di dare risposte chiare e nette sulla provenienza della ricchezza.
A questo punto non possiamo più tacere di fronte a tanta arroganza e alla evidente menzogna. Gabriele Gatti, al 30 giugno 2006, aveva un conto presso il Credito di Romagna, Agenzia 1 di Forlì contenente 402.391,45 euro. A fine 2006 il conto passa a 663.435 euro e a fine 2007 lievita a 693.000 euro. Il conto sale a 727.015,39 euro al 31 dicembre 2008. Nonostante prelievi pari a 660.000 euro, anche con bonifici esteri, durante il 2009 e il 2010, al 30 luglio 2010 il conto ha un saldo di 276.569 euro. L’importo depositato non è dunque 657.000 euro come scritto dal Corriere della Sera, bensì 940.000 euro. Naturalmente, a sua insaputa.
Per San Marino ritiene doveroso che i partiti di appartenenza chiedano conto della menzogna e della provenienza della ingente ricchezza; che il Consiglio apra una inchiesta sui profitti di regime cominciando dalla verifica delle dichiarazioni false rilasciate nel 2008 dai consiglieri. E’ ora di separare gli onesti dai disonesti. Non ci accontentiamo di una finta querela gattiana. Negli Stati democratici e trasparenti anche per una minima menzogna viene aperta una indagine e vengono imposte le dimissioni. Ma in un Paese opaco come il nostro sarà tutto coperto da un immenso silenzio come è avvenuto fino ad oggi.
Solo un forte impegno dei cittadini può imporre la trasparenza e l’onestà e può battere la partitocrazia corrotta e blindata con una profonda riforma della politica che è indispensabile alla democrazia.S.M. 31 maggio 2012
                                                                                                                          PER SAN MARINO

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy