Per San Marino. Un Paese in retromarcia

Per San Marino. Un Paese in retromarcia

 

UN PAESE IN RETROMARCIA

In
quattro anni di malgoverno, il Patto ha innestato la retromarcia senza neppure
guardare lo specchietto retrovisore, per cui ha scassato completamente la macchina. Si è
mangiato l’avanzo di bilancio del 2008 e sta andando verso un debito pubblico
di 500 milioni che sta cercando in giro per il mondo (vedi lo scandalo
Rothschild).

 Ha fatto chiudere
circa 2000 imprese, mettendo in cassa integrazione circa 1200 dipendenti con un
danno per lo Stato che supera i 25 milioni annui.

Ha determinato la perdita di 25 punti di Prodotto Interno
Lordo impoverendo l’intera popolazione e mettendo in gravissime difficoltà non
poche famiglie.

Ha preferito punire il Paese con la black list pur di non
punire i collusi, gli inguaiati, i trafficanti, i ladri, i truffatori, come ha
sempre chiesto l’Italia.

Ha finanziato le tessere di partito e il voto con i soldi
dello Stato attraverso un clientelismo che non ha uguali nel mondo.

Ha utilizzato e messo a rischio i fondi di riserva delle
pensioni in violazione della legge e senza avere adeguate garanzie dalle banche
depositanti.

Ha mantenuto la speculazione sul territorio, ha aumentato
le disuguaglianze sociali, ha distrutto la cultura del lavoro e l’etica
pubblica, ha calpestato l’onore e la dignità della Repubblica.

Il
movimento Per San Marino chiede ai sammarinesi di fermare la retromarcia e di
riavviare il Paese sulla via dello sviluppo sostenibile.

 

San Marino, 3 ottobre 2012

Ufficio Stampa

 

 

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