Perché è indispensabile l’Agenda 21 a San Marino?

Perché è indispensabile l’Agenda 21 a San Marino?

Nel maggio 2007 si è svolto a Domagnano il convegno “Agenda 21 per uno sviluppo sostenibile a San Marino nel XXI secolo”, al termine del quale un gruppo di Enti ed Associazioni hanno dato vita al Coordinamento per l’Agenda 21 a San Marino, che in questi anni ha messo in atto una serie di iniziative volte a creare le condizioni utili per l’avvio del processo.

Nel settembre 2013 il Consiglio Grande e Generale ha approvato un’Istanza d’Arengo nella quale era previsto l’impegno di attivare in tempi rapidi il percorso anche a San Marino.

Una recente delibera del Congresso di Stato ha istituito un Gruppo di Lavoro che dovrà indicare come avviarlo.

Nell’ottica di fornire un contributo in tal senso le Giunte di Castello ed il Coordinamento per l’Agenda 21 a San Marino hanno promosso, nella giornata di sabato 6 Giugno dalle 9 alle 13 presso la Sala Montelupo di Domagnano, il WORKSHOP “Agenda21 a San Marino: come attuare il processo in un piccolo Stato?”.

Ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa il Coordinamento delle Agende 21 locali italiane, infatti interverrà il suo Presidente la dott.ssa Rossella Zadro, che spiegherà cos’è l’Agenda 21, quali sono gli scopi, quali i suoi organismi, come funziona, quali strumenti adotta, come si rapporta con l’amministrazione e che risultati produce.

La dott.ssa Alessandra Vaccari, esperta di politiche sostenibili, e il dott. Paolo Canducci, Assessore alla Gestione e allo Sviluppo Sostenibile di San Benedetto del Tronto nonchè Vicepresidente del Coord. Agende 21 italiane, rappresenteranno le più significative esperienze italiane.

Ci sarà anche un’importante tavola rotonda per riflettere come L’Agenda 21 potrebbe essere attuata nel nostro piccolo Stato alla quale sono invitati: la Segreteria di Stato Territorio e Ambiente, le forze politiche di maggioranza e opposizione, i Capitani di Castello, la Centrale Sindacale Unitaria, la Camera di Commercio, la Consulta delle Associazioni e l’Ordine degli Ingegneri ed Architetti.

Una domanda che è lecito porsi in questo momento potrebbe essere: l’Agenda 21 può offrire concrete opportunità per affrontare meglio la difficile crisi economica e sociale del paese?

Il periodo di crisi non è per niente superato ed ancora non si intravvede un progetto organico per affrontarlo. Le azioni messe in campo sembrano scollegate tra loro e non coerenti con un quadro generale. I cittadini non sono coinvolti e neanche informati.

Servirebbe un cambiamento radicale, occorre un progetto per il futuro di San Marino incentrato sulla sostenibilità ed elaborato col responsabile contributo di tutti.

La classe politica dovrebbe avere la saggezza di corresponsabilizzare la società civile in processi di co-decisione e co-progettazione per permettere al nostro piccolo Stato di fare un sostanziale passo avanti.

L’Agenda 21 in Europa costituisce la “cassetta degli attrezzi della sostenibilità” in quanto strumento al servizio di una nuovo modo di fare politica, nel quale l’ascolto, la condivisione, la partecipazione responsabile della cittadinanza ai processi decisionali non è più vista come una concessione, bensì come un moderno ed efficace modo di governare un Paese facendo sistema. Ciò ci induce a ritenere che tale strumento sia oggi più che mai indispensabile anche a San Marino!

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