PIANI GEMELLI

PIANI GEMELLI

Da guinnnes: al Concorso di San Marino nella categoria “Duo”, su diciotto coppie di pianisti cinque sono gemelle. La competizione si chiude il 28 settembre.

SAN MARINO – Sogno o son desto? Se lo saranno chiesti i giurati ieri mattina al Concorso di San Marino (che si conclude il 28 settembre al Teatro Concordia): alle 8,15 l’appello dei partecipanti alla sezione “Duo Pianistico” e su 18 coppie di iscritti se ne sono presentati in 17, provenienti da parecchie parti del mondo. Ma cinque coppie erano un po’ speciali: gemelli, cinque coppie di pianisti identici! Un colpo d’occhio che ha dell’incredibile, non tanto per la presenza multipla di giovani così uguali, ma per il fatto che sono tutti pianisti, e tutti bravissimi. …
Ci sono i gemelli Humburger, Richard e Valentin, provenienti dalla Germania, 28 anni, un curriculum già prestigioso (hanno studiato con Alfons Kontarsky, del leggendario Duo Kontarsky) e sembrano già due grandi professionisti della tastiera. Poi le gemelle Puiu, Laura e Beatrice, 30 anni, già note in Italia, che alla severità e alla classicità dell’aspetto offrono momenti di grandi entusiasmi. Ci sono poi le gemelle georgiane Sulkhanishvili, 20 anni, giunte in Italia nonostante i problemi in patria, che più gemelle di così non potrebbero essere. Si vestono pure uguali e i genitori – che fantasia! – le hanno dato nomi anagrammati, Ani e Nia. Che dire delle gemelle cinesi Wang, Susan e Sarah, che arrivano dagli Stati Uniti, 25 anni? Talmente uguali da non crederci: per fortuna una ha i pantaloni più chiari, altrimenti il duo in scena sarebbe un’illusione ottica. Sembrano volersi differenziare anche i due unici pianisti gemelli italiani, Vincenzo e Francesco De Stefano, di Reggio Calabria, che suonano in pubblico da quando avevano 9 anni. Francesco porta gli occhiali e i capelli lunghi, Vincenzo sembra ancor più giovane dei suoi 22 anni.
Gemelli, uguali d’aspetto. Ma musicalmente? Il livello è alto, non c’è che dire, ma all’uguaglianza genetica non corrisponde l’uguaglianza del talento. La condizione di gemellaggio non incanta la giuria presieduta da Philippe Entremont, che alla fine della strana giornata emette il suo verdetto: su cinque coppie di gemelli, solo due restano in gara, gli Humburger e le simpatiche georgiane, Ani e Nia Sulkhanishvili, le quali sprizzano ritmo e vivacità, al punto da aggiudicarsi seduta stante il premio speciale per la migliore esecuzione di Contrasts di Chick Corea. Contrasts: contrasti. Da augurarsi che il brano non diventi profetico, soprattutto fra pianisti gemelli.

San Marino, 24 settembre 2008

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