Piano APT 2009: più fantasia e più controllo sui risultati

Piano APT 2009: più fantasia e più controllo sui risultati

Intervenendo in Commissione Turismo, il Consigliere Lombardi ha ribadito la necessità per la Regione, di valutare attentamente il reale risultato delle politiche pubbliche in campo turistico.

‘La Toscana – afferma Lombardi – lamenta un calo di presenze del 20% ma non credo che il suo Assessore Regionale al Turismo, si sia preso le colpe per una politica regionale sbagliata. Avrà come è logico richiamato la crisi del mercato americano, fondamentale per il turismo toscano.

Allo stesso modo, non è sufficiente per i nostri amministratori regionali dire che sulla nostra riviera il calo delle presenze turistiche è stato contenuto e quindi le politiche regionali hanno avuto successo. Il punto nodale è chiarire in modo scientifico, quanto i provvedimenti della Regione e le politiche di APT abbiano influito sul contesto nazionale ed internazionale.

Ed allora – prosegue Lombardi – è giunta l’ora di dire che la Giunta Errani preveda più risorse per il turismo, non limitandosi a mantenere gli stanziamenti esistenti. Se comunemente si afferma che il turismo è una risorsa fondamentale per l’Italia, lo è certamente di più per l’Emilia-Romagna.

L’APT – continua Lombardi – dovrà poi avere più fantasia nell’individuare e nell’affrontare anche mercati nuovi non limitandosi al tradizionale mercato ‘tedesco’ sul quale forse poco influisce, e nell’interesse dell’intero settore turistico, dovrà affinare un procedimento di valutazione delle sue politiche che ci faccia capire la ‘cifra’ del suo intervento. In questo settore si può anche sbagliare ma è delittuoso non accorgersene o non cambiare direzione per difendere preconcetti politici.

Infine – conclude Lombardi – il rapporto pubblico-privato, inaugurato ormai dieci anni fa con la Legge 7, deve evolversi in rapporto privato-pubblico in quanto, se allora il coinvolgimento degli operatori economici poteva essere visto come una lungimirante concessione del potere politico, oggi si deve intendere come una necessità.

Mi auguro quindi che episodi spiacevoli come quello relativo alla promozione dei Parchi, dove il privato pur mettendo più risorse è stato ‘condizionato’ dal pubblico, per motivi esclusivamente legati ad equilibri politici, non debbano più ripetersi.

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