Polemica sulla sovvenzione all’edilizia

Polemica sulla sovvenzione all’edilizia

Opposizione confusa sull’edilizia sovvenzionata


Nella proposta di legge di bilancio 2010 è stato votato, all’articolo 23, uno stanziamento per il credito agevolato all’edilizia sovvenzionata nella misura di 25 milioni di euro. L’ammontare di questo stanziamento determina il numero di pratiche che possono essere espletate mentre l’ammontare dei singoli finanziamenti rimangono i medesimi, fissati per legge.

Nella legge di bilancio precedente lo stanziamento fu di 40 milioni di euro, in quanto vi erano da espletare numerose domande giacenti. La diminuzione dell’importo rispetto al 2009, si giustifica in quanto non esistono domande giacenti ed in più sono presenti somme residue non utilizzate. Nonostante questo dato di fatto l’opposizione ha presentato emendamenti per raddoppiare le somme stanziate.
La stessa opposizione, nel 2009, aveva contestato l’incremento di tali stanziamenti, che allora il governo aveva predisposto per far fronte alle molte domande in attesa. Invece, l’opposizione interpretò la manovra come la volontà volere favorire la speculazione edilizia e per questo innescò una battaglia feroce.

Oggi, quelle stesse forze politiche, con l’eccezione di Sinistra Unita che ha preso le distanze dalle proposte di aumento ingiustificate, contestano il governo per i motivi esattamente opposti e presentano un emendamento al raddoppio.

In questo momento di difficoltà economica del Paese certamente non si sente il bisogno di tali posizioni demagogiche, quanto inutili, di un’opposizione in aperta contraddizione con se stessa.
La maggioranza, con molto senso di responsabilità, lo ha bocciato. Anche perché è attualmente in fase di preparazione una riforma di legge in grado di rispondere in maniera più attuale e opportuna alle nuove e esigenze delle giovani famiglie e della popolazione in generale.

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