Nella Repubblica di San Marino, a detta degli esperti, hanno loro rappresentanze un po’ tutte le varie organizzazioni della malavita italiana.
Tante sono le indagini in corso in Italia che hanno rilevato dette presenze a San Marino: ad esempio, Vulcano, Staffa, Criminal
Minds, Black hawks.
Le indagini parallele a San Marino, ammesso che siano state effettivamente e seriamente avviate, hanno difficoltà a conseguire risultati, per una non celere risposta – a quanto si dice – da parte italiana alle richieste di informazioni avanzate da parte sammmarinese.
C’è una vicenda, però, tutta interna alla Repubblica di San Marino su cui si sarebbe potuto fare piena luce con mezzi sammarinesi e fin nei minimi dettagli e fino al più insignificante rivolo di responsabilità. Un vicenda in cui si sarebbe potuto esprimere concretamente la supersbandierata volontà politica di lottare contro la malavita, non sospettata di infiltrazione, ma realmente radicata in territorio con tanto di via e numero civico. Una vicenda per la quale vale certamente quanto detto e ridetto dal Segretario alla Giustiza, Augusto
Casali: nessuno di qui in avanti, in materia di malavita, può dire io non sapevo.
Si tratta del forno Vallefuoco.
Ebbene, arrivati al dunque, la politica all’unanimità ha detto: alt alle indagini, si chiuda tutto.
Si chiuda tutto, come, ad esempio, per Licenzopoli. All’unanimità.