Posizione Psd su documento UE

Posizione Psd su documento UE

Posizione PSD su documento UE

 

Giudicare velleità l’esercizio della nostra sovranità denota una mancanza di consapevolezza dei nostri diritti di stato sovrano, di chi siamo, della nostra storia secolare e dei valori di cui la Repubblica è portatrice. La richiesta di adesione all’Unione Europea è di fatto l’esercizio del diritto derivante dalla sovranità statuale che San Marino possiede a pieno titolo, in virtù della quale siede alle Nazioni Unite. Uno status completamente diverso da quelli dei Principati. Questo è un dato oggettivo che non dovrebbe essere messo in discussione, proprio dai sammarinesi. Lavorare per una San Marino protagonista del proprio futuro, partecipe al tavolo delle decisioni e non più condizionata in maniera determinante dall’Italia, non è demagogia, è dimostrare dignità propria e avere un progetto di sviluppo che pensi anche alle generazioni future e non solo concentrato sulla soluzione della situazione contingente. Il documento pubblicato della Commissione UE in questi giorni dice alcune cose molto precise e che avvalorano la posizione politica del PSD per l’adesione alla Unione Europea. Afferma che l’opzione dell’adesione ex art. 49 del Testo Unico Europeo è possibile e che al momento nessun piccolo stato ha ancora attivato questa procedura. Nell’analizzare le 5 opzioni di maggiore integrazione possibile, la Commissione fa le sue valutazioni per ciascuna di esse mettendo in evidenza i livelli di integrazione e i criteri da soddisfare. La Commissione indica ovviamente nell’adesione il percorso più impegnativo e a lungo termine e nell’associazione quello con il miglior rapporto costi-benefici in relazione al breve-medio termine. Più specificamente, nelle raccomandazioni finali precisa che lo status quo non rappresenta una soluzione preferibile, l’approccio settoriale si è dimostrato nell’esperienza UE svantaggioso, l’opzione dell’adesione piena è possibile pur richiedendo tempo e che l’accordo di associazione e la partecipazione alla EEA hanno potenzialità esprimibili in un tempo più ravvicinato. La Commissione ha fatto sostanzialmente una fotografia. Secondo il PSD, ciò che San Marino deve fare ora, èuna lettura politica della situazione che alla luce del documento prodotto porta dritto verso l’esercizio massimo della propria sovranità nei confronti della Unione Europea, cioè la richiesta di piena adesione.
Il PSD considera errate le interpretazioni al ribasso ascoltate in questi giorni perché lesive della nostra identità e sovranità statuale. La richiesta di adesione alla Unione Europea deve essere per un ingresso a pieno titolo, ora più che mai, questo porterà l’Unione a ragionare sulla modifica dei propri trattati, come espressamente considerato nel documento, a negoziare una risposta specifica e San Marino ad essere protagonista della negoziazione stessa. L’apertura di questo processo porterà l’attenzione della comunità internazionale su di noi e sarà volano di sviluppo economico. La celebrazione del referendum per la richiesta di adesione alla UE, non solo non è inutile, ma diventa strategica, il suo esito positivo diverrebbe elemento di grande forza nell’apertura della trattativa con l’istituzione europea. E’ su questo che il PSD chiede di riflettere alle forze politiche e sociali dubbiose, ai cittadini e all’alleato Alleanza Popolare che negli anni passati aveva individuato, come noi, la via dell’Europa come quella da percorrere per il futuro di San Marino.

 

Partito dei Socialisti e dei Democratici

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