Poste S.p.A., legge finanziaria. Marco Ugolini, rappresentante sindacale poste

Poste S.p.A., legge finanziaria. Marco Ugolini, rappresentante sindacale poste

Sembra che il documento sottoscritto da 74 dipendenti delle poste all’assemblea del 17 dicembre abbia avuto il suo effetto.
Infatti mercoledì 18 dicembre  alle ore 20 in pieni lavori consiliari per l’approvazione della legge finanziaria, senza che dalla nostra richiesta d’incontro datata 14 novembre si fosse trovato uno straccio di ora disponibile!,  una delegazione sindacale formata da Giorgia Giacomini e Luca Zavoli per l’USL, Morena Mularoni per la CDLS, assenti per vari impegni  i rappresentanti della CSdL, presenti per le poste Marco Ugolini, Fausto Guidi e Giorgio Tognolo, è stata ricevuta a Palazzo Pubblico dal Segretario con delega alle Poste Claudio Felici e dal Direttore delle Poste Rosa Zafferani.
Meglio tardi che mai? Forse, poichè, se le cose che ci sono state dette mercoledì sera fossero state spiegate un mese prima, non è che avrebbero risolto il problema S.p.A. ma almeno ci avrebbero risparmiato un bel pò di mal di pancia poichè sapere di che morte si deve morire almeno ti toglie certe ansie.
In soldoni il segretario Felici ha ribadito che l’iter di trasformazione in S.p.A. è avviato e non verrà assolutamente ritirato l’articolo 59 dalla finanziaria.  
Il Direttore Zafferani ha spiegato che la trasformazione in S.p.A. è indispensabile per mettere in pratica un regime di contabilità più semplice ed adeguato al regime internazionale impossibile da attuare se si rimane Ente in quanto non si riuscirebbe ad armonizzare il regime di contabilità privato con quello statale. La necessità di partire dal 1 gennaio 2014 con il nuovo regime contabile ha di fatto reso necessario accelerare l’iter di trasformazione in S.p.A. con il conseguente inserimento nella Legge Finanziaria del famigerato articolo 59.
Riguardo al tema più importante ovvero quello delle tutele dei lavoratori, per i dipendenti in ruolo si prospetta la possibilità di rimanere sotto la P.A. ed avere una sorta di distacco presso Poste S.p. A.
Riguardo ai precari il direttore ha dato ampie garanzie riconoscendo l’importanza del loro ruolo all’interno del settore poste facendo capire che si terrà conto delle professionalità maturate quando fatto il fabbisogno di poste S.p.A. si dovranno assumere i dipendenti necessari per il lavoro.
Il problema sarà quello che all’interno di Poste S.p.A. si troveranno a lavorare fianco a fianco dipendenti che da una parte saranno sotto la P.A. ed altri che dipenderanno probabilmente dalla Federazione Servizi, con due contratti diversi che porteranno dipendenti che fanno lo stesso identico lavoro ad avere due regimi retributivi e tutele sindacali diversi.
Per i contratti privatistici nemmeno una parola……………………..
Il Segretario Felici si è dichiarato disponibile a confrontarsi sulla proposta di avere una commissione di controllo, formata da dipendenti e rappresentanti sindacali, sulle attività del Consiglio di Amministrazione e della Direzione di Poste S.p.A. e di considerare la presenza di almeno un dipendente nel Consiglio di Amministrazione.
Purtroppo il Direttore ha chiaramente affermato che non sarà possibile mantenere in funzione tutti gli attuali uffici poichè ritiene che non esiste che tanti uffici postali si trovino a così pochi chilometri l’uno dall’altro, pertanto si renderà necessaria, se non la chiusura, almeno il ridimensionamento orario degli uffici meno produttivi con aperture alterne durante la settimana.
Le zone postali saranno sicuramente ridotte di numero in quanto il calo del carico postale è ormai conclamato e dimostrato dalle statistiche.
Il Segretario di Stato Felici si è detto disponibile a contrattare con le organizzazioni sindacali i contenuti dello Statuto di Poste S.p.A. che andrà a disciplinare l’intera attività della società.
 
A fronte di quanto emerso nell’incontro si comprende chiaramente che la Legge Istitutiva dell’Ente Poste non è stato altro che il cavallo di Troia per far diventare le poste Società per Azioni, visto che tutto l’iter previsto in essa è stato letteralmente bypassato con l’inserimento nella finanziaria dell’articolo 59.
I dipendenti delle Poste prendono atto di quanto esposto nell’incontro pur non condividendo in particolare il metodo che ha portato il Segretario Felici e il Direttore Zafferani a illustrare le motivazioni del passaggio dell’Ente Poste in S.p.A. solo alla vigilia della sua approvazione in Consiglio Grande e Generale ed in seguito al documento sottoscritto dai dipendenti che criticava aspramente questo passaggio. I dipendenti contrastano fortemente l’idea di ridimensionamento degli uffici postali che va  in particolare a discapito dell’utenza con problemi di mobilità, anziani, portatori di handicap, ecc.
Inoltre non verrà affatto abbassata la guardia sulle tutele dei lavoratori in particolare dei precari e quelli a contratto privatistico.
Il Segretario Felici, Il Direttore Zafferani e il C.d.A. dell’ormai imminente S.p.A. sappiano che i dipendenti delle poste saranno disposti a tutto pur di vedere garantiti i diritti e le professionalità acquisite dai lavoratori nella P.A. e di contrastare la riduzione delle possibilità di accesso logistico e temporale dell’utenza a tutti gli uffici postali presenti sul territorio.
Noi dipendenti ci opporremo con forza alla logica privatistica del profitto a scapito della qualità del servizio all’utenza.
 
Marco Ugolini Rappresentante sindacale Poste RSM

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