Precari PA: accuse infondate al sindacato
SAN MARINO 23 NOVEMBRE 2011 – “Accuse infondate e inconcepibile livore polemico”. Le Federazioni Pubblico Impiego della CSU replicano così ai recenti attacchi del Segretario agli Interni sul nodo dei precariato nella PA.
“Da giorni – affermano FUPI-CSdL e FPI-CDLS – il Segretario agli interni ci ha fatto bersaglio di accuse che tentano di sconfessare il nostro ruolo nella trattativa sul precariato e sul processo di riforma dell’amministrazione pubblica. Accuse incomprensibili sia per l’asprezza mista a risentimento, sia per i contenuti palesemente infondati”.
Le Federazioni pubblico Impiego esprimono “profonda amarezza” soprattutto riguardo al disconoscimento del ruolo propositivo svolto nella trattativa sul precariato: “Dispiace che rappresentanti delle istituzioni vogliano buttare tutto in rissa, diffondendo accuse infondate sulla volontà e l’impegno del sindacato nel risolvere i problemi che toccano centinaia di dipendenti precari. Del resto la trattativa va avanti ormai da diversi mesi, e questo non sarebbe possibile in assenza di argomenti e progetti su cui confrontarsi”.
Le Federazioni ricordano ad esempio il documento del settore scuola: una serie di proposte costruite proprio insieme agli insegnanti precari.“Documento che dimostra il ruolo responsabile svolto dal sindacato e dai lavoratori nel non facile compito di coniugare le diverse esigenze del settore e il difficile momento economico che attraversa la Repubblica”.
“Per quanto riguarda poi la modifica del regime retributivo dei dipendenti pubblici – insistono FUPI-CSdL e FPI-CDLS – in tempi non sospetti avevamo avanzato, a più riprese, la proposta di modifica della busta paga, proposta mai presa in considerazione dal Governo, che ha deciso invece di introdurre, con un emendamento alla legge in via di approvazione, un doppio regime retributivo che creerà disparità di trattamento a fronte di identiche mansioni”.
L’auspicio finale delle Federazioni Pubblico impiego della CSU è “di poter continuare a lavorare con un minimo di serenità, sgombrando il campo da polemiche assurde e da accuse inammissibili”.