Precisazione Segreteria Esteri su vicenda sammarinese derubata a Londra

Precisazione Segreteria Esteri su vicenda sammarinese derubata a Londra

La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri sente il dovere di fornire alcune precisazioni sulla vicenda della ragazza sammarinese a cui è stato rubato il passaporto a Londra venerdì scorso, oggetto di comunicazione nell’ultima seduta consiliare, ripresa anche dagli organi di informazione locali.
La Repubblica di San Marino non dispone di un’Ambasciata a Londra; l’incarico di Ambasciatore non residente è affidato al Min. Plen. Federica Bigi, Direttore degli Affari Politici e Diplomatici e funzionario diplomatico di carriera al Dipartimento Affari Esteri. A Londra ha sede, invece, un Consolato Onorario retto dal dott. Eduardo Teodorani Fabbri, coadiuvato da un’assistente per l’espletamento delle pratiche consolari. Si precisa che i Consolati sammarinesi non sono abilitati al rilascio di documenti di identità o di viaggio; qualora un cittadino all’estero venga derubato del passaporto o lo smarrisca, una volta presentata la denuncia alle Autorità del Paese competenti deve rivolgersi alla sede consolare italiana più vicina per chiedere il rilascio di un documento di viaggio provvisorio, l’emergency travel document (ETD), previsto dalla normativa comunitaria, che l’Italia rilascia anche ai cittadini sammarinesi e che consente il rientro in Italia. Nel caso in cui il furto o lo smarrimento avvenisse in un paese in cui è presente una sede consolare o diplomatica sammarinese, il rappresentante di San Marino è tenuto ad assistere il concittadino nei contatti con la sede italiana.
Questi i fatti. Sabato 30 agosto, all’indomani dell’avvenuto furto del passaporto ai danni della giovane sammarinese, l’Ambasciatore Bigi è stato informato del fatto da amici dei familiari della ragazza, che in quel momento stava recandosi in aeroporto per rientrare a San Marino sprovvista dei propri documenti. L’Ambasciatore, nell’intenzione di creare un contatto, ha fornito il numero di telefono dell’amica della giovane – dato che la ragazza era stata derubata anche del cellulare – all’assistente del Console, che ha chiamato sia la ragazza, sia il Consolato Generale d’Italia a Londra, che rilascia gli ETD il sabato dalle ore 9 alle ore 13. Inoltre, i funzionari del Dipartimento Affari Esteri hanno immediatamente contattato l’Ambasciata d’Italia a San Marino, affinché rassicurasse il funzionario italiano a Londra sulla possibilità del rilascio dell’ETD. Nel contempo, però, l’aereo della giovane sammarinese stava per partire. L’assistente del Console l’ha contattata per fornirle indicazioni sulla sede del Consolato Generale d’Italia e per l’ETD, ma la giovane nel frattempo era già stata autorizzata all’imbarco sulla base di una copia del passaporto che la famiglia le aveva fatto pervenire. La disavventura era, dunque, finita meglio del previsto.
Si tiene a precisare che la giovane derubata o la sua famiglia non hanno presentato rimostranze né al Dipartimento Affari Esteri, né all’Ambasciatore non residente. La lamentela è stata avanzata invece da un membro del Consiglio grande e Generale e ripresa successivamente dalla stampa; in entrambi i casi senza un preventivo e doveroso accertamento dei passi compiuti dal Dipartimento Affari Esteri e dal Consolato in loco, che fin da subito si sono attivati per offrire il massimo sostegno alla ragazza.
L’Ambasciatore Bigi ha contattato, in seguito, la ragazza rientrata a San Marino, la quale ha riferito che alle 21.30 del venerdì, quando si è accorta di aver subito il furto e lo ha denunciato alla polizia, al Consolato Onorario non rispondeva nessuno; un messaggio registrato forniva un numero per le emergenze, ovvero il cellulare del Console Onorario. Questo numero, che la giovane ha chiamato parecchie volte, risultava però staccato, in quanto il Console Onorario si trovava all’estero e ha sentito il messaggio sul proprio cellulare solamente il giorno dopo, quando il problema era fortunatamente già stato risolto. Il Console Onorario ha poi richiamato la giovane, che però non ha risposto alle telefonate.
Questo è quanto imputabile al Console, fermo restando che una sede consolare onoraria non è tenuta a garantire l’assistenza continua, 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno.
La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri ricorda infine che, non essendo gli uffici della Pubblica Amministrazione – Dipartimento Affari Esteri incluso – reperibili 24 ore al giorno, in caso di emergenze all’estero i cittadini sammarinesi devono rivolgersi alla Centrale Operativa della Gendarmeria, la quale, accertata l’urgenza, è in grado di mettersi in contatto con i funzionari del Dipartimento Affari Esteri.
San Marino, 5 settembre 2014/1714 d.F.R.

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