Premessa a tagli spese nella Repubblica di San Marino

Premessa a  tagli spese  nella Repubblica di San Marino

Nella Repubblica di San Marino l’economia risente della crisi generale come in tanti Paesi europei, con l’aggravante della crisi sua particolare indotta dai pessimi rapporti con l’Italia.
Un mese fa Antonella Mularoni, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, ha affermato che il Paese è sull’orlo del precipizio.

Moltissimi Paesi, Italia compresa, stanno mettendo in cantiere restrizioni pesantissime per rimettere in sesto i conti pubblici. A maggior ragione lo dovrà fare San Marino anche nell’ipotesi che riesca, quanto prima, ad uscire dalla black list di cui al
decreto ‘incentivi’ .

A San Marino, però, le restrizioni non è possibile vararle se non si mette mano prioritariamente a un progetto complessivo di riforma del sistema fiscale che rompa i privilegi di chi è uso occultare beni e redditi dietro un paravento societario, rafforzato magari da paraventi fiduciari nostrani o esotici.

Varare restrizioni a San Marino senza prima aver risolto queste situazioni, si rischia di mettere a repentaglio la pace sociale.

Altra condizione prioritaria: introdurre per i cittadini e per i residenti un prelievo anche sui redditi prodotti fuori territorio. Gli ormai usuali sistemi di scambio di informazioni fiscali fra Stati, lo cominciano a consentire con qualche aspettativa di equità.

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