Presa di posizione contro l’Anis

Presa di posizione contro l’Anis

Continuano gli atti unilaterali dell’ANIS
Inviata una circolare alle aziende associate che nega la contrattazione sugli aumenti contrattuali
È sempre più sconcertante il comportamento dell’Associazione Industriali. Prima, dopo mesi di trattativa e dopo aver sostanzialmente concordato e definito negli ultimi giorni il testo finale dell’accordo, l’ANIS ha inspiegabilmente negato, all’ultimo momento, la propria sigla all’intesa tripartita sui “Rinnovi contrattuali e le misure di sostegno all’economia e all’occupazione”, lasciando senza contratto oltre 8mila lavoratori dell’industria; ora, ha inviato alle proprie aziende associate una comunicazione che non può restare sotto silenzio.

In primo luogo, nell’invitare le aziende a non riconoscere ai lavoratori gli aumenti previsti dall’accordo tripartito, l’ANIS dà disposizione alle aziende di provvedere – nel prossimo dicembre – ad adeguare le retribuzioni “per allinearle all’inflazione del 2009”.

Questo è un comportamento di un’arroganza inaudita, che fa compiere un salto indietro nella contrattazione e nelle relazioni sindacali di alcuni decenni; gli aumenti contrattuali da riconoscere ai lavoratori, come da regole contrattuali ampiamente consolidate, devono essere il frutto della contrattazione tra le parti, e non possono essere decisi unilateralmente!!!

Pertanto, per l’insieme di motivi già illustrati, la CSU rinnova l’invito all’ANIS a sottoscrivere anch’essa l’accordo tripartito, mettendo fine a questi atti unilaterali ed evitando di proseguire su una strada di completo isolamento rispetto agli altri soggetti del tavolo tripartito. Persistendo in questo atteggiamento, le seppur minime relazioni industriali esistenti, non potranno che subire, inevitabilmente, un ulteriore arretramento. ..

L’invito a firmare l’accordo tripartito, è ancor più importante, in quanto non vi sono in gioco solo i rinnovi contrattuali, ma tutta una serie di impegni complessivi e di misure concrete – che interessano lo stesso settore industriale e manifatturiero – per uscire dalla crisi, fornire adeguato sostegno al sistema delle imprese, rilanciare l’economia e dare vita alle riforme indispensabili per lo sviluppo dell’intero sistema paese. Si tratta, in sostanza, di punto di partenza, che richiede nuove fasi di confronto e di concertazione allo stesso tavolo tripartito, e che necessita dell’impegno e della responsabilità di tutti.

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