L’Informazione di San Marino: “Prestito ponte”, a garanzia beni inalienabili dello Stato
Approvato il propedeutico al “prestito ponte”. Decreto voluto dal finanziatore che stabilisce l’esenzione da imposte, la segretezza di tutto e la possibilità di non registrare il contratto di finanziamento, oltre alla scelta a discrezione del finanziatore, la privata Cargill del Delaware, del foro competente in caso di eventuali controverse. Insomma, volendo fare dell’ironia, a confronto di quanto accaduto ieri, Confuorti che provava a dettare i decreti era un dilettante. Un indebitamento al buio con una serie di clausole capestro previste per decreto. Quindi legge. Le opposizioni ci hanno provato a contestare e la pericolosità della scelta cercando di rendere consapevole la maggioranza che, a parte alcuni interventi, ha votato a scatola chiusa, con il consenso anche dei paladini della trasparenza, convertiti d’un botto al capitalismo più sfrenato e segretato. (…)
“Le garanzie sono le stesse previste per il bond, sono garanzie sovrane – replica il segretario di Stato, Marco Gatti -. Vengono esclusi beni del patrimonio storico e i servizi essenziali, per esempio. Sono le stesse garanzie che abbiamo dato per prestiti interni, per le obbligazioni di Cassa di Risparmio”. Per Nicola Renzi (Rf), allora “il contratto è nullo perché se le garanzie riguardano beni inalienabili è necessaria la maggioranza dei 2/3 del Consiglio”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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