Prevenzione e Repressione del ‘ lavoro nero’

Prevenzione e Repressione del ‘ lavoro nero’

U.S.L. : Prevenzione e Repressione del “ lavoro nero”
Il tema del lavoro nero in Repubblica è prepotentemente salito alla ribalta in questi giorni, causa la vergognosa realtà emersa nella Lavanderia di Gualdicciolo. L’Unione Sammarinese dei lavoratori stigmatizza il fenomeno, quale lesione della dignità di ogni lavoratore, e ne evidenzia l’assoluta gravità, sempre e a maggior ragione in un periodo nel quale vi è il concreto rischio che le numerose aziende che usufruiscono di ammortizzatori sociali e riducono il personale per crisi di mercato, richiamino all’occorrenza sul posto di lavoro i dipendenti per prestazioni lavorative “ in nero”.
I dati comunicati dall’Ufficio del Lavoro nei giorni scorsi e relativi alla attività dell’Ispettorato del Lavoro nel corso del 2010 hanno evidenziato un buon numero di controlli ( oltre 3.000), oltre che un notevolissimo incremento in percentuale se rapportato a soli 5 anni fa. La persistenza del fenomeno va quindi ricercata altrove, nella sostanziale irrisorietà delle sanzioni, nel fatto che il tribunale amministrativo nell’accogliere il ricorso presentato dalla parte datoriale avverso le sanzioni, vanifica spesso l’attività dell’Ispettorato del Lavoro.
La strada da percorrere, nell’ottica di emersione di una triste realtà che tocca tutti i settori dell’economia, deve essere dunque duplice: da un lato predisporre strumenti nell’ottica della prevenzione, garantendo alle aziende elevati standard di accesso alla forza lavoro subordinata, in tempi brevi e adeguati alle dinamiche del marcato; dall’altro la repressione del fenomeno, attraverso l’inasprimento delle sanzioni ed eventualmente anche ricollocando la fattispecie in ambito penale in caso di recidiva.

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