Giovedì 21 novembre, alle ore 21 presso la Sala Montelupo di Domagnano, PS ed UPR organizzeranno un incontro pubblico in cui affronteranno il tema dello sviluppo economico.
Il titolo della serata, volutamente provocatorio, intende porre l’accento su un argomento prioritario per il Paese.
Negli ultimi mesi, sul terreno dello sviluppo economico, i passi fatti sono risultati impercettibili e sono stati accompagnati da una costante aggressività fiscale.
La stessa riforma tributaria – attualmente in discussione nella Commissione Consigliare preposta – non raggiunge quegli obiettivi di rilancio del sistema economico e, sicuramente, aprirà la strada a nuovi interventi impositivi “una tantum”.
Sarà nostro intendimento quello di sviluppare una serie di proposte partendo da un’analisi della situazione ben evidenziata, in questi giorni, dal rapporto 2014 del “Doing Business”, la guida della Banca Mondiale per chi desidera investire all’estero.
Nell’analisi svolta da un settimanale economico sammarinese emerge la sintesi di alcuni punti su cui occorre fare delle riflessioni:
· San Marino si posiziona male (155 su 189 Stati) relativamente al parametro di valutazione sulle procedure richieste per far nascere una nuova attività;
· Le procedure richieste sono troppe otto contro le cinque della media della macro area in cui il Titano è inserito (Europa ed Asia Centrale) e della media OCSE;
· Occorrono 40 giorni per risolvere le pratiche contro gli 11 della media OCSE. Singapore, leader di questa classifica, ci mette 3 giorni;
· San Marino è al 120 posto. 14 procedure previste, 145 giorni “troppi” e fuori mercato rispetto alla media OCSE per i costi;
· Siamo indietro all’Italia per – problemi legati al nostro ordinamento giuridico – quanto riguarda la registrazione di proprietà (terreni ed immobili). Se la verifica di vicoli sulla proprietà è agevole grazie alla procedura on line (per i soli i notai) poi tutto si complica. 9 procedure, 42 giorni ed un costo in percentuale superiore alla media incluso il passaggio autorizzativo politico in capo al Consiglio dei XII. In Italia sono 4 procedure e occorrono 16 giorni;
· Sull’export siamo al 75 posto. Servono 4 documenti per importare o esportare merci, 13 – 15 giorni di media ed un costo medio di 1900 dollari per container importato ed esportato (In Italia ed UE è della metà, non ci sono differenze sui tempi). Inoltre rimane il problema del T2, una notevole complicazione per le imprese rispetto ai competitori stranieri.
Il nostro intendimento, del tutto propositivo, vuole porsi come un contributo per aiutare il Paese ad uscire dalle secche.
Auspicando che quanto visto e realizzato finora sul tavolo dello sviluppo, a partire dall’inconcludente confronto sulla legge per lo sviluppo, sia corretto e riveduto radicalmente.
LA CITTADINANZA E’ INVITATA
PARTITO SOCIALISTA
UNIONE PER LA REPUBBLICA
San Marino, 17 novembre 2013