Psd, conferenza “Il coraggio delle scelte”

Psd, conferenza “Il coraggio delle scelte”

Il Partito dei socialisti e dei
democratici ha individuato nell’Europa l'”autostrada” per uscire
dal “vicolo buio” che caratterizza i rapporti con l’Italia. E sta
gia’ lavorando a un referendum da sottoporre ai cittadini.
Perche’ il Paese, spiega alla stampa il capogruppo Claudio
Felici, “deve avere il coraggio delle scelte importanti che da
troppo tempo manca”. E da queste scelte sono escluse le elezioni
anticipate, che sarebbero “piu’ una fuga che una scelta.
Sicuramente non sono la soluzione dei problemi”. D’altronde,
aggiunge il Psd, che l’Europa sia la via d’uscita lo suggerisce
lo stesso ministro Giulio Tremonti ed e’ scritto chiaramente
nell’accordo di cooperazione economica che contiene un rimando a
una ventina di direttive europee. “La sovranita’ e’ un fatto
formale e sostanziale”, per cui “dobbiamo entrare in Europa come
un Paese sovrano e non come una succursale dell’Italia”.
Parole che arrivano mentre e’ in corso in Parlamento il
dibattito sul riferimento del governo sulla collocazione
internazionale di San Marino, in particolare proprio nei
confronti dei vicini di oltreconfine. E a poche ore anche dalla
manifestazione di fronte a Palazzo Pubblico indetta dai sindacati
in favore della trasparenza, che il partito sostiene. Tant’e’ che
ha organizzato per venerdi’ sera una conferenza pubblica che
riprende molti dei temi alla ribalta in queste settimane: il
declino dell’economia, lo stato dei conti pubblici, la
trasparenza, l’Europa e l’Italia.
“Il tempo sta scadendo, servono
decisioni forti e condivise”, sottolinea il segretario del
partito, Gerardo Giovagnoli, bocciando il riferimento del governo
letto ieri in Aula: “Siamo ancora nel tunnel dell’incertezza e
occorre capire come uscirne in maniera autorevole e condivisa”.
Altrimenti non si potra’ interrompere l’inversione del flusso che
vede ora le aziende sammarinesi traslocare in Italia per timore
della black list: “Uno sconvolgimento incredibile e
intollerabile”, che riguarda anche “alcuni cittadini sammarinesi,
che stanno chiedendo la cittadinanza italiana per potere
lavorare”.

Probabilmente il governo non ha molto le idee chiare e per
questo Giovagnoli gli pone tre domande: “Governo e maggioranza
hanno inteso fino a che punto si spinge Tremonti? C’e’ una
qualche garanzia che usciremo dalla black list e avremo un
rapporto paritario con l’Italia? Se il tentativo del governo
fallisce, dopo che facciamo”. Secondo il partito serve
“un’iniziativa politica e diplomatica verso l’Europa: la nostra
sovranita’ e’ in pericolo e a non essere nell’Ue siamo isolati.
Faremo un referendum”, conclude Giovagnoli.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy