Può darsi che l’Italia non si occupi di San Marino nemmeno a Londra

Può darsi che l’Italia non si occupi di San Marino nemmeno a Londra

Non si intravedono eccezioni per San Marino nella linea dura verso i paesi non collaborativi nella lotta alla evasione fiscale sia a livello europeo cioè a Bruxelles sia in ambito mondiale cioè a Londra dove il 2 aprile si riunisce il G20 con in programma il varo di una

black list preparata dall’Ocse.
A quanto riporta un giornale svizzero (swissinfo.ch, Aldo Sofia) il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti avrebbe rivelato che nell’elaborazione in sede europea delle nuove norme, che dovranno regolare i mercati finanziari, “il compito di occuparsi in particolare dei paradisi fiscali è stato affidato a Germania e Francia”. Sono stati in effetti questi due paesi ad aver esercitato le maggiori pressioni sulla Svizzera, conclude il giornale.
Già una volta proprio Tremonti ha abbandonato al suo destino San Marino in ambito internazionale. È stato in occasione della firma dell’accordo Ecofin cui San Marino arrivò praticamente con il coltello alla gola: prendere o lasciare.
Nel caso sarebbe stato un madornale errore per San Marino
trascurare di mettere in atto specifiche azioni, nel corrente mese di marzo, come subito ha fatto la Svizzera, da concordare direttamente con l’Ocse.

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