Patrizia Cupo di Corriere Romagna: In un anno 150mila verbali. Solo un sammarinese su quattro mette mano al portafogli quando commette infrazioni / Un multato su tre vuole pagare a rate / Le sanzioni che vanno per la maggiore: divieto di sosta e violazione del traffico limitato
(…) Finiti i tempi in cui ci si poteva “dimenticare” della multa: ora pagano anche i sammarinesi. Dei verbali notificati al Titano, in realtà, paga appena un quarto, «ma il verbale viene comunque messo a ruolo attraverso le procedure di mano regia sammarinese». Insomma, la sanzione supera i confini e arriva fino in tribunale, quando il multato non onora il primo debito. Ma i tempi sono biblici. «Nel 2012, stiamo finendo di notificare i verbali del 2009. Ma, rispetto ai dati – definitivi – del 2008, su 5.765 atti notificati, ne sono stati pagati 1.370», spiega l’ispettore Rosi Leoni dell’ufficio contravvenzioni della Municipale di Rimini comandata da Vasco Talenti. In totale, i soldi da riscuotere dalle auto “birichine ” targate San Marino non sono pochi. Dal Titano la polizia municipale deve incassare, solo per le 24mila multe comminate dal 2009 a oggi, quasi 2 milioni di euro: la maggior parte del denaro incassato è riferito ancora ad atti antecedenti il 2009. Il nodo rimangono le notifiche a casa, perché in realtà se “beccato” alla guida, il conducente dell’auto sammarinese non può esimersi dal pagare. «In base al codice della strada – spiega l’ispettore Leoni – se fermiamo le auto con targa straniera e contestiamo una violazione, il conducente deve pagare subito. Se non paga, c’è il fermo del veicolo: di norma, quindi, pagano ». Anche per i verbali indirizzati al Titano, la violazione più frequente rimane la sosta vietata, o quella non pagata. Ma i modi per non pagare non mancano: tra questi, la “trovata” del leasing. Ossia comprando un’auto, sottoscrivendo un contratto di leasing, con una società sammarinese: le multe, prese dal conducente in Italia e notificate (come proprietaria dell’auto) alla società a San Marino, difficilmente vengono riscosse. Ciliegina sulla torta: nel caso si trattasse di una vettura di lusso, il conducente in Italia dell’auto con targa straniera sarebbe anche esente dal “super bollo”, ossia la tassa appena introdotta per le macchine di grossa cilindrata.
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