Rapporti tra politica e malaffare. Roberto Ciavatta, L’Informazione di San Marino

Rapporti tra politica e malaffare. Roberto Ciavatta, L’Informazione di San Marino

Roberto Ciavatta, L’Informazione di San Marino: Intenti e sospetti

Ancora in attesa di essere messo
al corrente, come richiesto
dall’associazione Don Chisciotte
diversi mesi fa, delle attività
economiche in cui il notaio Livio
Bacciocchi
-ancora rinchiuso in
carcere in seguito alle indagini
legate all’operazione “Staffa”– ha
percentuali di proprietà e/o ruoli
nei cda, colgo con interesse il
contenuto dell’intervista a Monica
Fantini pubblicata dal vostro
giornale ieri mattina
.

Mi riferisco all’ultima domanda in cui
la Fantini lascia trapelare, tra le righe,
che rispetto ai politici che intrattenevano
rapporti con il marito lei “sa”, e è
pronta a “vuotare il sacco”.
Come dire: “non pensiate che se lascerete
affondare Livio Bacciocchi, vi lasceremo
illesi”.
Mi pare una posizione di estrema rilevanza,
non solo politica ma pure giudiziaria.
Dal contenuto di quell’ultima risposta,
infatti, si evince che politici coinvolti
nell’operazione “Staffa” ce n’erano eccome,
e potrebbero essere ancora seduti
in parlamento.

Ritengo sia di estrema urgenza che la
Commissione antimafia e il tribunale di
San Marino convochino Monica Fantini
e pretendano di conoscere i nomi
di eventuali politici che abbiano favorito,
fiancheggiato, ricevuto compensi
o scambi di favori in relazione all’operazione
“Staffa”
, al fine di inquisirli e
punirli in modo esemplare.
Tale chiarimento e pulizia, lungi dalle
idee di chi vorrebbe punire “le colpe e
non i colpevoli”, sarebbe un passo avanti
verso la normalizzazione dei rapporti
con l’Italia, oltre che un atto dovuto
verso la cittadinanza che non merita di
venir governata da persone potenzialmente
in odore di malavita organizzata:
se veramente chi di dovere ci tiene a che
la cittadinanza non faccia “di tutta l’erba
un fascio”, mettendo tutti i politici
nello stesso calderone, allora i politici
pretendano che vengano fatte le dovute
distinzioni espellendo e punendo chi ha
commesso reati.

[…]

 


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