Il Governo di San Marino, espressione di Patto
per San Marino, maggioranza in
Dei 9 elementi presi in considerazione dal rapporto, 5 hanno avuto una valutazione sostanzialmente positiva.
Risalgono
all’estate del 2010 le prime verifiche dell’OCSE sulla normativa
sammarinese, in particolare su alcune leggi del 2008 in materia di
scambio di informazioni, dalla valutazione delle quali sono emersi
giudizi di non conformità di alcune parti della nostra legislazione agli
standard internazionali, per via di aspetti ritenuti lacunosi o di non
chiara interpretazione. A seguito delle sollecitazioni pervenute, il
Governo è intervenuto con l’emanazione di nuovi decreti legge – il n.
144/2010 e il n. 190/2010 – che però, per ragioni esclusivamente
temporali, non sono stati presi in considerazione in questa prima fase
della verifica. I restanti 4 punti sono dunque in buona parte relativi
ad aspetti per i quali il Governo è già intervenuto. In generale,
quindi, le raccomandazioni formulate dall’OCSE sono già state in gran
parte recepite da San Marino.
Nel proprio rapporto l’OCSE ha
riconosciuto al Paese di aver apportato modifiche importanti nella
direzione dell’adeguamento legislativo sulla base dei modelli
internazionalmente accettati. In considerazione di ciò, una valutazione
supplementare da parte del Peer Review Group (gruppo di revisione fra
pari, composto da 35 paesi) è attesa per la tarda primavera. E’ in
questa sede che verrà dato adeguato riconoscimento alle modifiche
introdotte dal Governo nella legislazione con i citati decreti nonché
la loro conformità agli standard internazionali. Il Governo è in ogni
caso disponibile a proseguire in questo percorso di adeguamento agli
standard internazionali. Del resto, hanno ricordato i membri di Governo,
“fin dal nostro insediamento eravamo consapevoli che la trasparenza era
un percorso ineludibile ed una sfida impegnativa; abbiamo lavorato
sodo e con tempistiche da record, consapevoli che la strada sarebbe
stata lunga ed in salita, tenuto conto anche del ritardo da cui il Paese
partiva”.
Un punto importante che ha certamente influenzato la
valutazione riguarda la mancata firma del Protocollo di modifica
dell’Accordo contro le doppie imposizioni fiscali con l’Italia. Una
situazione non imputabile a San Marino, ma che comunque pesa
negativamente, considerato che il nostro grande vicino rappresenta il
partner di maggior rilevanza.
Leggi comunicato Ufficio Stampa Congresso di Stato
Proponiamo di seguito alcuni stralci tradotti in Italiano di tale rapporto: