Ravenna. Il tribunale condanna le banche a risarcire i “Bond”

Ravenna. Il tribunale condanna le banche a risarcire i “Bond”

Il Tribunale di Ravenna ha condannato
una banca a restituire il capitale investito (130.000 euro)
maggiorato degli interessi legali nel frattempo maturati, con la
deduzione del valore dei titoli e delle cedole riscosse, per
l’acquisto di titoli argentini effettuato in epoca non sospetta
(marzo 1999).

La condanna, spiega la Confconsumatori nel dare la
notizia, deriva dalla declaratoria di nullita’ dell’ordine per
difetto di forma, discendente per il Tribunale dalla sopravvenuta
nullita’, sempre per carenza di forma, del contratto generale
d’investimento.

Quest’ultimo era stato infatti sottoscritto
dall’investitrice nel 1992, prima dell’entrata ossia delle norme
che prescrivono la scrittura per tale contratto e il contenuto
del medesimo.

“Sempre piu’ consolidata- dichiara l’avvocato Giovanni
Franchi, legale Confconsumatori e dell’investitrice vittoriosa-
e’ la giurisprudenza per la quale se il contratto generale
d’investimento era stato stipulato prima dell’entrata in vigore
del TUF, il medesimo avrebbe dovuto essere rinnovato a pena
d’invalidita’ sopravvenuta per difetto di forma”.

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