Corriere Romagna: «Uno sciame sismico artificiale da evitare» /
Clandestino e Ravenna Virtuosa contro i sondaggi per le nuove estrazioni di metano
RAVENNA. Clandestino e Ravenna Virtuosa scendono in campo contro lo “sciame sismico artificiale” che, per i prossimi tre mesi, potrebbe accompagnare le giornate di chi abita nell’area di circa 70 km quadrati prescelta da “Enel Longanesi” per avviare monitoraggi sulla presenza di giacimenti di metano.
Sciame che interesserà un po’ tutta la provincia: dai comuni di Ravenna e Russi, fino alla zona di Cotignola e Faenza, con un “epicentro” previsto nel Bagnacavallese. Stando a quanto comunicato dalla stessa Enel Longanesi Development (società della galassia Enel interessata al progetto di estrazione) sin dal mese di febbraio verrà infatti eseguita una sorta di ecografia al sottosuolo per capire la portata dei giacimenti individuati. Per farlo verranno utilizzate apposite “piastre vibranti” da 16 tonnellate che causeranno vibrazioni nel terreno, registrate poi da speciali microfoni geofoni. Secondo l’Enel Longanesi si tratta di una tecnica assolutamente sicura e non invasiva, ma i dubbi nella popolazione locale stanno crescendo e sono sfociati pochi giorni fa in un’animata assemblea svoltasi proprio a Bagnacavallo alla presenza di Yuri Rambelli di Legambiente. Assemblea alla quale ha partecipato anche un tecnico della Geotec che ha cercato di tranquillizzare i cittadini, allarmati sia dalla subsidenza (sprofondamento del terreno) che potrebbe generare una futura estrazione, ma anche dagli effetti immediati che le scosse potrebbe causare sulle proprie case.
Ora, però, sulla questione si registra l’intervento anche di Clandestino e Ravenna Virtuosa già in prima fila sulla spinosa vicenda della riconversione dello zuccherificio di Russi in centrale a bio-masse. (…)
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