Il
duro attacco alla stampa sammarinese
sferrato ieri da
Tito Masi, Segretario di Stato all’Industria, ha una eco in un articolo di Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino.
Fabbri anzitutto assicura che per quanto riguarda il suo giornale non c’è traccia di quegli intrallazzi di cui si parla nella nota distribuita da Tito Masi durante la conferenza stampa di ieri convocata, come di consueto, a nome del Congresso di Stato.
La questione nasce dalla convenzione (110mila euro, durata 7 mesi)
stipulata dal Governo, per tenere alta l’immagine della Repubblica di San Marino, con la società di diritto sammarinese ‘Della Torre Uno’, un cui socio, Federico Bianchi, è anche l’editore della agenzia di stampa italiana ‘Dire’. Convenzione illustrata in una conferenza stampa indetta dalla Segreteria di Stato all’Industria di cui è titolare proprio Masi.
Dice Fabbri a questo proposito: ‘è un bene che il governo voglia risollevare l’immagine di San Marino.
È un male che un’autorevole agenzia di informazione si presti a fare da ufficio stampa, dato che a questo punto si capisce che poi così autorevole non è. E scusate, ma se questa è la professionalità dei giornalisti italiani, senza voler generalizzare, dobbiamo constatare che ce n’è di migliori tra quelli di San Marino, senza voler generalizzare.‘