Referendum confermativo sulla legge qualificata 20 febbraio 2020 numero 1, depositato il quesito

Referendum confermativo sulla legge qualificata 20 febbraio 2020 numero 1, depositato il quesito

Nella giornata di lunedì 24 febbraio, il Comitato promotore ha depositato, presso la Segreteria Istituzionale, in base alla legge, una proposta di referendum confermativo dal seguente titolo “Volete voi che sia confermata e che pertanto entri in vigore la legge qualificata 20 febbraio 2020 numero 1, intitolata “Composizione del Consiglio Giudiziario in seduta plenaria” approvata dal Consiglio Grande e Generale il 19 febbraio 2020?”

Ora, secondo le disposizioni delle leggi referendarie, il Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme, avrà venti giorni per esprimersi sull’ammissibilità del quesito, dopodiché se reso accoglibile, scatteranno i termini di novanta giorni per la raccolta delle firme necessarie alla celebrazione del referendum.

Il Comitato avrebbe voluto – fin da subito – presentarsi alla cittadinanza ed illustrare in maniera diretta, attraverso una conferenza stampa, il quesito e le importanti motivazioni che lo hanno spinto a costituirsi per sostenere questa rilevantissima battaglia, purtroppo a causa dell’ordinanza vigente in materia sanitaria, alla quale, abbiamo ritenuto doveroso ed opportuno attenerci, non abbiamo potuto farlo.

La legge che è stata approvata presenta gravi rischi per il nostro sistema giudiziario: non è chiara, si presta a diverse tipologie di interpretazioni ed introduce possibili criteri di retroattività che ci preoccupano e che crediamo debbano preoccupare tutti i Sammarinesi.

L’articolo 1 interpreta retroattivamente le modalità di permanenza in servizio dei Giudici del Tribunale e, a nostro avviso, si presenta come una vera e propria legge ad personam che potrebbe avere rilevanti ripercussioni su procedimenti in corso.

L’articolo 2 peggiora l’organizzazione del Tribunale, impedendo che chi lo dirige possa esercitare pienamente le funzioni di coordinamento. Facendo ciò vengono menomate le possibilità del Dirigente di agire in maniera incisiva sull’amministrazione del Tribunale, proprio in una fase in cui, anche dai dati dell’ultima relazione sullo stato della giustizia, emerge un netto aumento di operatività del Tribunale stesso.

Gli articoli 3 e 4 agiscono direttamente sulla composizione del Consiglio Giudiziario Plenario, estromettendo da esso Giudici che fino ad oggi vi hanno preso parte, come ad esempio il Giudice di Appello attualmente titolare del Conto Mazzini; inoltre creano una macroscopica disparità di rappresentanza tra i Giudici superiori ed i Commissari della Legge, all’interno del Consiglio Giudiziario Plenario, e cosa ancora più grave, con la tecnica dell’interpretazione autentica, introducono possibili criteri di nullità di atti compiuti in precedenza dal Consiglio Giudiziario Plenario.

Insomma la maggioranza ha inteso mettere le mani sul Tribunale, addirittura in maniera retroattiva, con il rischio evidente di un colpo di spugna su importanti processi in corso. Il messaggio che il Governo ha lanciato al Tribunale con questa legge è molto chiaro: con la maggioranza numerica in Consiglio Grande e Generale è possibile fare qualunque cosa!

Noi crediamo invece che i Giudici, tutti i Giudici del Tribunale, nel fare quotidianamente il loro lavoro non debbano temere colpi di mano o “condizionamenti”. Per questo abbiamo deciso di costituire questo comitato e nei prossimi giorni saremo lieti ed onorati di poter condividere con tutti i Sammarinesi, le nostre idee.

Il Comitato Promotore

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