Referendun San Marino – Ue. A. Fabbri, L’Informazione di San Marino

Referendun San Marino – Ue. A. Fabbri, L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino giudica
assurdo tutto
l’affannarsi
che si è creato attorno al referendum
sull’adesione di San Marino alla Unione Europea
.

Il referendum propositivo chiede concretamente di fare
una cosa: che venga introdotta nell’ordinamento la norma che si propone. Quindi
per recepire il quesito è necessario elaborare ed approvare una norma che
rispecchi la legge contenuta nel quesito. E veniamo al referendum consultivo.
Ebbene, per sua natura, questo non chiede di fare concretamente alcunché. Non
chiede né di togliere né di mettere qualcosa. Ma chiede che i cittadini si
pronuncino su qualcosa. Chiede che esprimano una opinione. Un parere. Lo hanno
spiegato bene i Garanti dicendo che gli elettori partecipano alla vita politica
esprimendo con questo istituto di democrazia diretta la loro opinione. Si
potrebbe definire un po’ un sondaggio istituzionalizzato che non vincola
l’agire politico, ma lo orienta. Non a caso i Garanti hanno aggiunto che
comunque, alla fine, la decisione politica del Consiglio o del Governo potrebbe
essere anche diversa dal risultato delle urne. Ma è proprio perché il
referendum consultivo chiede un parere – il più autorevole che ci sia perché è
quello dei cittadini -, che il quesito “Volete voi che la Repubblica di San
Marino chieda di far parte dell’Unione Europea?” non è recepibile, dato che prima
del 27 marzo quell’opinione ancora non esiste. Cercare di anticiparlo con
capriole sghembe non è rispettoso verso quegli elettori che andranno a votare
“sì”. E non lo è neppure verso quelli che esprimeranno la loro opinione votando
“no” o standosene a casa.

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy