Il territorio della Repubblica di San Marino è sotto la
giurisdizione della Diocesi “San Marino – Montefeltro” con
sede vescovile a Pennabilli, comune della provincia di
Pesaro-Urbino, Regione Marche (Italia). Ciò a seguito
dell’ultima ristrutturazione delle diocesi in questa zona
geografica per opera di Papa Giovanni Paolo II, con decreto
della Congregazione per i Vescovi del settembre 1986.
Il nome “San Marino – Montefeltro” è recente. Risale al 1977
quando Papa Paolo VI, ancora con decreto della Sacra
Congregazione per i Vescovi, procedette ad alcuni cambiamenti nelle
diocesi di questa zona e, fra l’altro, inserì in detta diocesi,
con sede vescovile a Pennabilli, tutte le parrocchie della
Repubblica di San Marino. Altra innovazione operata da Papa
Paolo VI: la diocesi San Marino – Montefeltro fu assegnata alla
giurisdizione metropolitana di Ravenna.
Prima del 1977 la giurisdizione sul territorio della Repubblica
di San Marino era ripartita fra due diocesi. Le parrocchie di
San Marino, Borgo Maggiore, Domagnano, Acquaviva, Chiesanuova,
Fiorentino, Montegiardino appartenevano alla diocesi di
Montefeltro. La Diocesi di Montefeltro dalla seconda metà del
Cinquecento per volontà di Papa Pio V aveva sede vescovile a
Pennabilli e, dalla dipendenza diretta dalla Santa Sede, era
divenuta suffraganea di Urbino.
Le restanti due parrocchie della Repubblica di San Marino,
Serravalle e Faetano, facevano parte della Diocesi di Rimini,
suffraganea di Ravenna.
Gran parte delle parrocchie della Repubblica di San Marino,
compresa la capitale, San Marino, ha fatto parte della Diocesi
di Montefeltro. La storia della Repubblica è legata a filo
doppio alla storia di detta diocesi specie per quanto
riguarda l’evoluzione politica.
La Diocesi denominata “Montefeltro” risale al IX secolo, quando
si ha certezza di un suo Vescovo di nome “Agato” che partecipò
al Concilio Romano dell’anno 826. Probabilmente essa era stata
creata già nel secolo VII con sede vescovile a San Leo, una
celebre fortezza detta “Mons Feretrius”, da cui deriva il nome
di “Montefeltro”.
Papa Gregorio V il 7 luglio dell’anno 977 ha assoggettato
l’Episcopato di Montefeltro alla Chiesa di Ravenna. Nel 1050 il
Papa Leone IX, per motivi politici, tolse all’Arcivescovo di
Ravenna la giurisdizione metropolita sul Montefeltro che passò
alla dipendenza diretta della Santa Sede e vi rimase poi in
forma stabile dopo altri passaggi alla giurisdizione di Ravenna.
Dalla seconda metà del secolo XIII, per ragioni politiche e
militari, i Vescovi del Montefeltro furono costretti ad
abbandonare San Leo (la fortezza era soggetta a continui assedi)
ed a trovare sistemazione in diverse località feretrane: San
Marino, Talamello, Macerata Feltria, Valle Sant’Anastasio,
Montetassi, Pennabilli.
Praticamente dalla seconda metà del Trecento (cioè dopo il
vescovo Claro Peruzzi) la Diocesi di Montefeltro, come del resto
altre parti della cristianità, non ebbe un vescovo
residenziale. E quindi il problema della sede del vescovo non si
pose per secoli, cioè fino al Concilio di Trento, quando ai
vescovi fu imposta la residenza nelle diocesi di cui erano
titolari.
Nel 1563 Papa Pio V, con l’assenso del Vescovo feretrano Ennio
Massari, assegnò la Diocesi alla Sede Metropolitana di Urbino,
costituita da appena un mese, e stabilì come sede vescovile
Pennabilli. Fu una imposizione.
Nel 1569, dietro pressioni del duca Guidobaldo di Urbino, il
Vescovo Giovanni Francesco Sormani si vide costretto a
trasferire da S. Leo a Pennabilli la Sede Vescovile, il Capitolo
dei Canonici e il costituendo Seminario. Detto trasferimento
venne sancito con Bolla pontificia dal Papa Gregorio XIII, nel
maggio 1572.
Ora la Diocesi San Marino – Montefeltro ha giurisdizione
sull’intero territorio della Repubblica di San Marino ha ancora
la sua sede a Pennabilli, ma è tornata suffraganea di Ravenna.
La Repubblica di San Marino, a partire dalla seconda metà del
Novecento, ha in essere un concordato con la Santa Sede.
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