Resonance Ensemble al Teatro Titano con Roberto Monti

Resonance Ensemble al Teatro Titano con Roberto Monti

RESONANCE ENSAMBLE al TEATRO TITANO

ROBERTO MONTI E MARCO TAMBURINI:

musica per accogliere l’incanto e le suggestioni delle immagini
di una San Marino dell’anima

Venerdì 18 gennaio (ore 21.15) al Teatro Titano, sei talentuosi musicisti jazz animeranno paesaggi sonori “raccontando” le foto di un gruppo di autori sammarinesi.

Marco Tamburini e Roberto Monti, attraverso Resonance Ensemble, hanno dato vita recentemente ad un progetto che permette alla musica di interagire con il linguaggio della fotografia in modo creativo.
Le composizioni originali di Tamburini, Roberto Monti, La Maida e l’improvvisazione di derivazione jazzistica permetteranno un approccio evocativo alle immagini, che oltrepassa un’idea di commento meramente descrittivo.

L’intento iniziale (raggiunto appieno) era quello di esplorare i punti di contatto e di sovrapponibilità dei due linguaggi espressivi e dare vita ad una performance stimolante e coinvolgente.

L’idea, nata in estate dopo un concerto di Roberto e Marco, che aveva già realizzato una sonorizzazione del film Sangue ed Arena con Jovanotti, ha preso forma attraverso la “convocazione” di musicisti ( Simone La Maida (alto e soprano sax, live electronics), Federico Pierantoni (trombone), Glauco Benedetti (basso tuba), Walter Paoli (batteria, percussioni, live electronics), capaci di condividere con grande sensibilità il progetto basato sulla pura interazione tra immagini, parole e suoni. Il tutto dedicato ad un luogo: San Marino.

I testi di Roberto Monti, generoso e valente scrittore oltre che grande musicista, attraverso le voci recitanti di Albero Antolini e Marcella Casadei, guideranno il pubblico in un percorso dell’anima tra l’arte di nove fotografi, (Jean Franco Bernucci, Augusto Betiula, Maurizio Capicchioni, Gabriele Giardi, Paolo Giardi, Gabriele Granaroli, Fabrizio Palmieri, Elvira Serafini, Marco Vincenzi) che con le loro immagini (splendidi “portfolio” non edulcorati o “da cartilina”) racconteranno la Repubblica.
Non semplicemente paesaggi o bellezza, ma emozioni e stati d’animo, senza negare anche le contemporaneità meno piacevoli.

Immagini alle quali la musica si sovrappone e si fonde, a dimostrazione che l’arte vive, ed è una sola a prescindere dai linguaggi che la esprime.

Sarà possibile acquistare i biglietti da mercoledì 16 gennaio dalle 16.30 alle 20.00 fino al giorno stesso dello spettacolo) presso la biglietteria del Teatro Titano (tel 0549 882416) oppure, on line sul sito www.sanmarinoteatro.sm

(seguono biografie di Monti e Tamburini)

ufficiostampa.uasc@pa.sm tel 0549 882544 

 

Biografie

Marco Tamburini è un trombettista versatile ed eclettico che, oltre ad una carriera intensa e ormai ventennale sulla scena jazz italiana, vanta diverse esperienze importanti anche in ambito classico e pop. Ha inciso otto dischi a proprio nome e ha all’attivo una serie di collaborazioni di grande rilievo, con artisti del calibro di Roberto Gatto, Danilo Rea, Stefano Bollani e Pietro Tonolo e, tra gli americani, Slide Hampton, Eddie Henderson, Paul Jeffrey, George Cables, Billy Hart, e Jimmy Cobb. In campo classico e pop con Luciano Pavarotti, Gino Paoli, George Michael, Jovannotti, Laura Pausini, Irene Grandi, Raf e Vinicio Capossela.

Roberto Monti, fin dalla prima adolescenza si avvicina alla musica ed allo studio della chitarra classica, che poi abbandona per avvicinarsi alla chitarra elettrica, all’improvvisazione ed al jazz. Muove i suoi primi passi in ambito jazzistico entrando a far parte del quartetto del sassofonista milanese Giorgio Baiocco e del gruppo del coetaneo trombettista cesenate Marco Tamburini con il quale collaborerà a lungo ed a più riprese nel corso della sua carriera. Con il gruppo di Tamburini, assieme al trombonista Roberto Rossi, al contrabbassista Stefano Travaglini ed al batterista Glauco Oleandri partecipa all’incisione del LP “Jazz contest 88” che testimonia l’esito positivo della partecipazione all’omonima rassegna svoltasi a Milano nel 1988 che riuniva i migliori talenti della scena emergente italiana di quel periodo. Con la medesima formazione partecipa, l’anno successivo, ai festival di Siena jazz ed Umbria jazz. In quei mesi nasce l’amicizia e la collaborazione col noto chitarrista milanese Franco Cerri, da cui riceve incoraggiamento e stima.L’assidua frequentazione della scena jazz di città come Bologna e Milano lo porta ad incontrare numerosi musicisti italiani ed internazionali con i quali avrà poi occasione di collaborare come free lance nell’arco dei decenni successivi: Massimo Urbani, Pietro Tonolo, Gianni Basso, Franco Cerri, Marcello Rosa, Flavio Boltro, Ares Tavolazzi, Giulio Capiozzo, Piero Leveratto, Paolo Pellegatti, Massimo Manzi, Ramberto Ciammarughi, Paolo Birro, Patrizio Fariselli, Alberto Corsari, Stefano Fariselli, Pippo Guarnera, Gianni Giudici, Ellade Bandini, Piero Odorici, Mauro Negri, Walter Paoli, Stefano Travaglini, Andrea Dulbecco, Paolo Ghetti, Fabio Petretti e molti altri musicisti italiani. Partecipa al quartetto del trombettista newjorkese Jimmy Owens assieme a Giulio Capiozzo e Stefano Travaglini, poi ha modo di suonare con Tony Scott, Charles Tolliver, Mike Melillo, David Schitter, Lew Tabackin, John Mosca, Bob Mover, Oscar Klein, Rachel Gould, Thomas Kirkpatrick, Kyle Gregory, Randy Bensen ed altri.Da vita, assieme a Stefano Travaglini, Massimo Manzi e Paolo Birro, al gruppo “Idra”, che indaga sonorità elettriche e contaminazioni stilistiche. Sempre in veste di coleader assieme al contrabbassista riccionese Stefano Travaglini, realizza, con Walter Paoli alla batteria e Mauro Negri al sax tenore e clarinetto, due CD: il primo, “Ariminor blues” per la Splasc(H), il secondo, “Tracodontidi” per la milanese Map record. Per l’album a suo nome “Rampicanti” riunisce un gruppo di vecchi e nuovi amici: Andrea Dulbecco al vibrafono, Simone La Maida al sax alto e soprano, Marco Tamburini alla tromba, Massimo Morganti al trombone e Silvia Donati alla voce. Fa parte della East Cost big band riccionese diretta dal maestro Bruno Tommaso con la quale realizza l’omonimo CD. Negli ultimi anni ha collaborato ed inciso con la cantante cesenate Nicoletta Fabbri il CD “La vita è bella” per la Dabliù sound;contemporaneamente ha dato vita, assieme al contrabbassista Paolo Ghetti ed al violoncellista Anselmo Pelliccioni, al trio “Cordalia” con il quale ha registrato parte del disco live “Jazz and wine” che documenta una rassegna di concerti da lui organizzati al Tannino wine bar di San Marino.Di recente ha partecipato al CD “Meglio Domani” di Stefano Travaglini, in uscita per la Rara records, e realizzato un progetto dedicato al songbook di Pat Metheny in compagnia del chitarrista Simone Nobili e della vocalist Alessandra Bosco, entrambi pesaresi.
Un altro dei sodalizi che da dieci anni a questa parte rappresentano un polo centrale della sua attività concertistica è quello con il sassofonista, anch’egli sammarinese, Simone La Maida, basato su un clima di dialogo ed interplay che ne costituisce la principale caratteristica.

Roberto Monti, scrittore coltiva la passione per la letteratura fin dall’infanzia:
La sua prima vera esperienza come scrittore risale ai primi anni 90, quando all’interno di un laboratorio di scrittura creativa per la scuola elementare, realizza assieme ai ragazzi un testo che verrà in seguito pubblicato a cura della Segreteria Pubblica Istruzione e Cultura della Repubblica di San Marino col titolo “Io fantasma, lui fantasma”. Inizia poi a lavorare ad un romanzo che affronta temi dalla connotazione fortemente musicale, come del resto un po’ tutta la sua produzione letteraria. Il romanzo viene pubblicato nel 2001 col titolo “Oboe” per la casa editrice La Mandragora di Imola; in questi anni inizia la collaborazione, in qualità di consulente musicale e letterario, con l’università di Bologna all’interno del corso di composizione architettonica 4, che indaga i punti di contatto e sovrapponibilità del linguaggio di progettazione architettonica con quelli musicale e letterario. Tale collaborazione, cresciuta anno dopo anno, è alla base di molte delle produzioni letterarie più recenti, in particolare la raccolta di racconti e testi di varia natura intitolata “Il fatto che ancora non piova” edita per la Boopen/Photocity, uscita di recente. Di prossima pubblicazione sono il nuovo romanzo “La lumaca gigante”, testo piuttosto lungo ed articolato che ancora una volta prende lo spunto da una vicenda che molto ha a che fare con l’universo musicale ed il suo immaginario correlato, ed una nuova raccolta di testi a carattere prevalentemente poetico alla quale l’autore sta attualmente lavorando.

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