Rete: Caccia, clientelismo e contributi da chiarire: RETE interpella

Rete: Caccia, clientelismo e contributi da chiarire: RETE interpella

Caccia, clientelismo e contributi da chiarire: RETE interpella

Qualche giorno fa alcuni cacciatori sammarinesi hanno denunciato, tramite un articolo, comportamenti clientelari all’interno dei vertici della Federazione Sammarinese della Caccia, accusati di fare i propri interessi a discapito di 3000 cacciatori.

“Siamo consapevoli che attualmente la nostra Repubblica ha dei problemi più importanti, ma questo non vuol dire che si possa tranquillamente navigare nell’illegalità solo perché si sta parlando di caccia! Sono decenni che noi cacciatori ci lamentiamo con la nostra federazione perché ha intrapreso la strada del clientelismo, che a volte è talmente spudorato e alla luce del giorno che le persone non ci fanno neanche più caso, ma vi sono membri del direttivo che noncuranti di qualsiasi legge e regolamento federale fanno i propri interessi”.  Annualmente arriva il periodo di decidere dopo e come acquistare la selvaggina per il ripopolamenti, scrivono i cacciatori, visto che sono decenni che la riproduzione in natura è considerata scarsa dalla stessa Federazione. “Negli ultimi anni, compreso 2013/2014 si sono occupati del ripopolamento i signori Luciano Berti, sponsorizzando l’acquisto di fagiani, e Gustavo Albani, vendendo lui stesso le lepri alla nostra federazione”.  (Clicca qui per articolo integrale) .

Il Movimento RETE ha depositato un’interpellanza in merito all’accaduto, chiedendo anche spiegazioni riguardanti il contributo di 25.000,00 che San Marino versa in favore della Provincia di Pesaro-Urbino in attuazione dell’Accordo in materia venatoria. Contributo annuale, che San Marino versa dal 2005.

Un chiarimento necessario visti gli accadimenti che hanno coinvolto l’ex Dirigente della Provincia di Pesaro Urbino, Goffredo Pazzaglia, accusato dell’ammanco di oltre 200mila Euro nell’Ufficio caccia dell’ente. Una vicenda dai contorni ancora sfocati in cui compare comunque la Repubblica di San Marino, visto che l’ex Presidente dell’ATC PS 1 (Ambito Territoriale di Caccia) Callisto Cerisoli si chiede, su Il Resto del Carlino del 18 giugno 2013: “Che fine hanno fatto i 25mila euro che San Marino versa ogni anno?”.

E ce lo chiediamo anche noi.

Movimento R.E.T.E.

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San Marino, 7 gennaio 2014

Interpellanza del Movimento R.E.T.E. in merito alla Federazione Caccia e agli accordi venatori con le Regioni

Si richiede risposta: SCRITTA e ORALE

INTERPELLANZA MOVIMENTO R.E.T.E.

Con riferimento all’articolo di denuncia, scritto da alcuni cacciatori, relativo a fenomeni di “clientelismo” esistenti all’interno della Federazione Sammarinese della Caccia, recentemente apparso sul quotidiano “La Tribuna Sammarinese” (che poniamo in allegato);

in merito alle affermazioni degli stessi cacciatori nell’articolo citato, riguardo a selvaggina importata ed immessa in territorio sammarinese;

vista la Delibera 10 dicembre 2013 n.5 tramite la quale lo Stato si fa carico delle spese condominiali per la sede della Federazione Sammarinese della Caccia presso il Condominio Il Pentagono;

vista altresì la Delibera n. 14 del 16/09/2013, che autorizza come ogni anno una spesa di euro 25.000 in favore della provincia di Pesaro-Urbino, per “Interventi per l’ambiente e per il verde pubblico”, con riferimento al protocollo di intesa sottoscritto con la stessa provincia in data 14 Marzo 2005;

considerata infine l’inchiesta della Procura di Pesaro sugli ammanchi di denaro all’Ufficio Caccia della Provincia e in seguito alle pubbliche denunce da parte dell’ex Presidente dell’ATC Pesaro 1 su come la Provincia abbia gestito lo stanziamento sammarinese apparse anche su Il Resto del Carlino di Pesaro del 18.06.2013 (che poniamo in allegato insieme a Il Messaggero del 16.05.2013 e a Il Resto del Carlino di Pesaro 12.01.2012 ),

il Movimento R.E.T.E. interpella il governo per conoscere:

1. in quante ditte, società (anche non sammarinesi) risulti coinvolto il signor Albani Gustavo;

2. ottenere la visura storica della ditta Albani Commercial srl e sapere se esistano eventuali collegamenti tra la società e personaggi politici sammarinesi. Specificare inoltre se siano mai stati effettuati controlli sull’attività di “commissionario” della società da parte dell’ufficio tributario e con quale esito;

3. in che maniera avvenga e quali siano i requisiti che determinano la scelta della ditta che si occupa di rifornire la F. S.d.C. di animali per il ripopolamento;

4. Quante e quali ditte fornitrici di animali da ripopolamento siano state interpellate a questo scopo e chi abbia vinto l’appalto negli ultimi 5 anni;

5. Allo stesso modo chi sia il fornitore dell’U.G.R.A.A. di selvaggina destinata al ripopolamento delle riserve sia per fagiani che per lepri negli ultimi 5 anni;

6. Se sia possibile per legge importare selvaggina in Repubblica e se di fatto ad oggi venga importata selvaggina, da quale paese (anche extra CEE) ed in base a quali normative;

7. Quali tipi di garanzie vengono fornite sulla: 1) provenienza degli animali e 2) sul loro stato di salute;

8. Chi si occupi della relativa certificazione degli animali per il ripopolamento, chiedendo copia della documentazione sanitaria della selvaggina fornita alla F.S.d.C. dal 2009 al 2013 allo scopo di ripopolamento, con riferimento particolare a fagiani e lepri.

9. Ottenere copia dei bilanci dagli anni 2009 al 2013 della Federcaccia e dello statuto vigente e se non si ritenga opportuno garantirne la pubblicazione e l’accessibilità a chiunque voglia conoscerne i principi ( al momento lo statuto non risulta pubblicato e nemmeno il CONS è riuscito a fornircene copia).

10. I nominativi dei Sindaci Revisori della Federazione della Caccia dal 2009 ad oggi;

11. qual è lo studio commerciale che si occupa di affiancare la Federcaccia nella stesura del proprio bilancio;

12. a quanto ammontino gli stanziamenti statali per il 2013 e per il 2014 in favore della F.S.d.C. e se non si ritenga che la stessa debba riuscire a far fronte alle spese condominiali della propria sede in modo autonomo tramite la gestione dei propri fondi e senza ulteriori stanziamenti statali;

13. per quali motivi si proceda ad utilizzare il fondo “Interventi per l’ambiente e per il verde pubblico”. Si prega di allegare copia del protocollo di intesa stipulato con la provincia di Pesaro-Urbino di cui alla Delibera n. 14 del 16/09/2013;

14. se, anche in seguito all’inchiesta della Procura di Pesaro citata nella premessa della presente interpellanza, sia possibile ottenere un resoconto sull’utilizzo del versamento sammarinese alla Provincia di Pesaro-Urbino;

15. se si ritenga comunque opportuno effettuare questo stanziamento anche per il 2014, oppure finalizzarlo davvero ad interventi di interesse pubblico e per il verde.

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