Rete: ‘Come uscire dall’era Gatti e far rinascere il Paese’

Rete: ‘Come uscire dall’era Gatti e far rinascere il Paese’

Punto e a capo: ovvero come uscire dall’era Gatti e far rinascere il paese

Con l’arresto di Gatti ad alcuni è sembrato che fosse finita un’era. Non un’epoca, né un periodo storico ma una vera e propria era: un tempo lunghissimo che ha portato il nostro paese alla condizione attuale. 

La magistratura ha messo nero su bianco una lunga lista di reati commessi da quella che viene definita un’associazione a delinquere che per anni e anni ha guidato la politica sammarinese. Ma ha anche affermato che “non è mutato il contesto sociale che ha reso possibile reiterate condotte di investimento, occultamento, trasferimento dei proventi  della corruzione”. Conoscenze, amicizie e persone investite di cariche istituzionali sono ancora pronte a intervenire in aiuto di Gatti “in cambio dei favori ottenuti, o promessi, o auspicabili in considerazione del potere che  Gatti e gli associati hanno esercitato per decenni e tutt’ora esercitano”. 

Nella realtà dei fatti quindi nulla è cambiato, anche se non mancano i proclami di chi ha tutto l’interesse a  far credere il contrario. Come fare allora a definire uno spartiacque che consenta alla popolazione di imparare dagli errori passati e avviare, finalmente,  una rinascita consapevole?

La nostra storia ci insegna che solo con una presa di coscienza collettiva il paese può risollevarsi: è accaduto per l’Arengo, è accaduto per la caduta del fascismo.

Durante la serata pubblica parleremo di questo, delle proposte di RETE – concrete e simboliche – per far rinascere il paese, dei cinque ordini del giorno presentati in Consiglio proprio con questo obiettivo.

Ci confronteremo anche con il dott. Carlo Franciosi, il dott. Giovanni Giardi e il prof. Marino Cecchetti. 

Mettere un “punto” una volta per tutte a clientelismo, corruzione, voto di scambio e riconoscere queste prassi come reati che danneggiano tutto il paese, è l’unico modo per porre fine ai problemi economici e alla distruzione dello stato sociale e poter immaginare un nuovo modo di vivere e fare politica. 

Vi aspettiamo Giovedì 11 febbraio ore 21 presso la sala Montelupo (Piazza F. Da Sterpeto, Domagnano)

Movimento RETE 

 

 

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